Video di presentazione del progetto dell'Associazione Euphonia, che si propone di realizzare materiale multimediale per la valorizzazione della collezione di strumenti musicali del Museo Civico d’Arte di Modena, permettendo così la conoscenza piena di un bene culturale in cui l'aspetto sonoro è essenziale. Giovani per il territorio V edizione
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Video di presentazione del progetto dell'Associazione Giovani Boglioni che ha l'obiettivo di rendere fruibile in modo continuativo e sistematico anche per il futuro il Castello di Casalgrande attraverso una serie di proposte nate dall'ascolto delle esigenze dei giovani protagonisti. Giovani per il territorio V edizione
Video di presentazione del progetto dell'Associazione Celesterosa che, partendo dalle testimonianze del passato, si propone attraverso l'attività di un gruppo di giovani artisti e l'uso di linguaggi diversi, l'attivazione di un ponte virtuale tra le generazioni, con processi di inclusione e occasioni di scambio con la Comunità. Centrale la scelta del luogo in cui tutto questo sarà proposto: l’ex casa Giovannini a Cattolica. Giovani per il territorio V edizione
Video di presentazione del progetto dell'Associazione Bangherang Aps che propone la realizzazione di un itinerario educativo ciclabile, da Località Navile Bologna via Castelmaggiore, Bentivoglio e Argelato interessando anche due beni confiscati alla mafia, frutto di un lavoro di condivisione e confronto tra associazioni, cittadini, volontari che ha portato a selezionare luoghi e contenuti che più si prestano a diffondere la cultura della cura del territorio e della legalità. Giovani per il territorio V edizione
Video di presentazione del progetto dell'Associazione Aidoru, che intende coinvolgere le nuove generazioni in dinamiche di riattivazione urbana e socio-culturale, proponendo un percorso, di significativo parallelismo, tra i Quartieri INA Casa di Cesena edificati per favorire la ricostruzione fisica e sociale nel II dopo guerra. Giovani per il territorio V edizione
ViVi il Verde 2020 - Nel marzo 2020, consapevoli di non poter aprire al pubblico a causa della pandemia, davanti allo spettacolo della primavera nell’Oasi Podere Pantaleone, si è deciso di realizzare un video per portare la meraviglia della natura nelle case delle persone. Il video in oggetto ritrae gli animali che noi gestori e fotografi abbiamo comunque potuto vedere di continuo all’interno dell’area protetta. Abbiamo constatato con stupore che scoiattoli, sparvieri, frosoni, verdoni, picchi si erano “appropriati” ancora di più degli spazi dell’oasi, permettendoci di filmarli e fotografarli con facilità. Le persone, sia coloro che non conoscevano questo luogo sia chi lo frequenta da anni quale sede operativa del Centro di Educazione Alla Sostenibilità della Bassa Romagna, hanno potuto in tal modo apprezzare da casa la quotidianità di tante specie faunistiche, anche in atteggiamenti intimi, come nell’atto di toelettarsi in acqua, di bere, alimentarsi… il tutto esaltato e celebrato dallo slow motion. Video proposto dall'Associazione Lestes di Ricerca e Studio nelle Scienze Naturali APS
ViVi il Verde 2020 - La storia del recupero di un nido all' Oasi delle cicogne di Faenza. Le cicogne sono una specie, amata ed ammirata da tutti e protetta. Il 21 Aprile 2020, in piena emergenza Covid 19, una squadra operativa è intervenuta per mettere in sicurezza quattro preziosissimi pulli ed un uovo in schiusa di Ciconia ciconia, posti in incubatrice. I volontari si sono presi cura dei piccoli nati, con le tecniche demandate, dal compianto Carlo Gulmanelli. Le cinque cicogne sono cresciute perfettamente passando dai 100 e poco più grammi di peso a oltre3 kg in due mesi!In agosto l’Oasi diviene un tripudio di voli maestosi che precedono la migrazione che ha inizio nella seconda metà del mese e si protrae fino a settembre. CODA Ora sono partite libere assieme a tutte le altre migratrici, passeranno tre primavere, poi le cicogne, le nostre cicogne: PA 343, PA 345, PA 346, PA 347, torneranno, quando raggiungeranno la maturità sessuale, ne siamo certi e noi aspettiamo il loro ritorno! Video proposto dall'associazione Amici delle cicogne Faenza
ViVi il Verde 2020 - L'Uomo e la Natura trovano nel parco il loro territorio condiviso. Lo scoccare delle ore del giorno e della notte assegnano ora all'uno ora all'altro l'uso e il dominio momentaneo degli stessi sentieri, del laghetto, degli alberi e delle piante. Quasi mai si incrociano, ma in questo periodo la Natura sembra appropriarsene sempre di più, lasciando il segno del suo "sublime disordine", usando le parole di Diderot. Video proposto dall'associazione APS Amici dei Parchi di Monteveglio e dell'Emilia
Il Parco della Chiusa a Casalecchio di Reno, uno dei principali polmoni verdi dell’area metropolitana di Bologna, da sempre si contraddistingue per il suo essere in continua evoluzione. Il lungo periodo di lockdown gli ha dato l’occasione per esprimersi nelle forme che la natura gli ha concesso, e alla sua riapertura chi ci è tornato ha sperimentato nuove modalità di frequentarlo e di incontrarsi. Video proposto dal Comune di Casalecchio di Reno. Vincitore “Premio ViVi il Verde 2020”
ViVi il Verde 2020 - Un progetto, messo a punto dai ragazzi del paese, trasforma in parco un'area in precedenza utilizzata per l'insediamento dei moduli abitativi a seguito del terremoto del 2012. Video proposto dal Comune di Novi di Modena.
ViVi il Verde 2020 - Un luogo di grande importanza, un polmone verde pubblico all’interno dei viali di circonvallazione, che ripercorrono quell’antica fossa circondaria che un tempo racchiudeva il centro storico di Fontanellato. Un parco riportato a nuovo e restituito alla cittadinanza in un momento storico particolare, nella delicata fase post-lockdown, che ha forse amplificato il senso di apprezzamento per questo luogo ora rigenerato, dopo che negli ultimi anni si era ridotto a luogo marginale e che ora ha ripreso la centralità che merita, sia per la sua posizione strategica che per le tematiche e le sfaccettature che vi si intrecciano. In questa estate 2020 così anomala, si è infatti concluso il restauro completo del Parco in via Roma, intitolato a Francesco Zanella, primo sindaco democraticamente eletto dopo la seconda guerra mondiale, colui che nel 1948 era alla guida dell’Amministrazione che ha siglato il rogito di acquisto della Rocca dai Conti Sanvitale. La Rocca è infatti il simbolo di Fontanellato, uno dei luoghi dell’identità dei suoi cittadini, che dal 1 agosto 2020 possono vivere un altro angolo del paese e considerarlo un luogo nevralgico della vita sociale. Il parco Zanella di via Roma è infatti stato ripensato come parco per tutti, adulti e bambini: parco giochi per i più piccoli, parco per camminare o per rilassarsi sulle panchine. Un importante lavoro di rifunzionalizzazione, di piantumazione e ricerca per i giochi, che mettesse in primo piano le esigenze di tutti e con un occhio attento a quelle dei diversamente abili. Anche nel parco è infatti chiara la vocazione di Fontanellato ad essere “paese accessibile”, tanto da potersi fregiare del riconoscimento di Paese Bandiera Lilla a partire dal 2018. Video proposto dal Comune di Fontanellato.
Un modello per la mappatura e la rigenerazione culturale dei nove Comuni della provincia di Modena coinvolti dal sisma 2012. Teaser di presentazione alla 17esima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2020
Questo breve video racconta cos’è e cosa fa l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna (IBC), un’istituzione nata nel 1974 e articolata su tutto il territorio, da Rimini a Piacenza, da Ferrara a Ravenna.
Gli incontri dell'IBC, 3 aprile 2012, Biblioteca Guglielmi. Con Pierluigi Cervellati, Andrea Emiliani, Giovanni Losavio, Angelo Varni
Pier Luigi Cervellati rievoca le fasi del piano di recupero del centro storico di Bologna negli anni Settanta. Estratto da un’intervista di Maria Pia Guermandi e Giuseppina Tonet del 2010.
16 giugno 2010 intervista a cura di Maria Pia Guermandi e Giuseppina Tonet
Ravenna, 20 settembre 2019. In occasione della sesta edizione di Vivi il Verde istituzioni, tecnici esperti del settore e rappresentanti di gruppi organizzati hanno riflettuto sulle modalità e sulle tecniche più adeguate per orientare la gestione e la cura delle alberature di pregio protette, tramite azioni volte non solo al rispetto delle misure vincolistiche ma anche al miglioramento delle condizioni di vita degli alberi stessi. Un confronto su come si può e si deve operare per garantire condizioni di vita adeguate e dignitose per gli alberi, nel rispetto delle condizioni di sicurezza, in una situazione di benessere sia per l’uomo che per l’albero e con il coinvolgimento delle comunità nella valorizzazione del patrimonio arboreo.