Collezione Biblioteca Gambalunga per Dante

Rimini, Biblioteca civica Gambalunga, SC-MS 1162, Commedia col commento di Iacomo della Lana (Padova, fine sec. XIV), inizio del primo canto dell’Inferno. Il manoscritto, incompleto, è scritto su tre colonne: nella centrale si trovano i versi di Dante ed anche le illustrazioni, ai lati i commenti. Il copista è Iacopo Gradenigo, detto Belletto, (sec. XIV metà - ante 1420), esponente di una nobile famiglia veneziana, podestà a Perugia (1387-1389) e Padova (1392-1393, 1399-1400), di qui il nome “codice Gradenighiano”. Il codice venne esposto la prima volta a Firenze in occasione delle celebrazioni per la nascita di Dante nel maggio del 1865. Foto di Luca Bacciocchi Rimini, Biblioteca civica Gambalunga, SC-MS 1162, Commedia col commento di Iacomo della Lana (Padova, fine sec. XIV), inizio del primo canto dell’Inferno. Il manoscritto, incompleto, è scritto su tre colonne: nella centrale si trovano i versi di Dante ed anche le illustrazioni, ai lati i commenti. Il copista è Iacopo Gradenigo, detto Belletto, (sec. XIV metà - ante 1420), esponente di una nobile famiglia veneziana, podestà a Perugia (1387-1389) e Padova (1392-1393, 1399-1400), di qui il nome “codice Gradenighiano”. Il codice venne esposto la prima volta a Firenze in occasione delle celebrazioni per la nascita di Dante nel maggio del 1865. Foto di Luca Bacciocchi
Rimini, Biblioteca civica Gambalunga, SC-MS 13, Leonardo Bruni De la vita di Dante (Italia, metà sec. XV). Copia trascritta da Luigi Peruzzi dell’opera di Leonardo Bruni (Arezzo 1370 - Firenze 1444). Il codice appartenne al nobile riminese Daniele Felice Capello (1756-1836) che ricoprì la carica di Ministro dell’Interno del napoleonico Regno d’Italia. L’appartenenza del volume esplicita il valore attribuito alla figura di Dante nella costruzione dell’identità nazionale ma anche rimanda a legami territoriali: alla presenza a Rimini di Leonardo Bruni in più occasioni, alla corte di Carlo Malatesta, al seguito di Papa Gregorio XII che proprio a Rimini nel 1415 scriverà la bolla di rinuncia al pontificato, presentata dal Malatesta al Concilio di Costanza. Foto di Luca Bacciocchi Rimini, Biblioteca civica Gambalunga, SC-MS 13, Leonardo Bruni De la vita di Dante (Italia, metà sec. XV). Copia trascritta da Luigi Peruzzi dell’opera di Leonardo Bruni (Arezzo 1370 - Firenze 1444). Il codice appartenne al nobile riminese Daniele Felice Capello (1756-1836) che ricoprì la carica di Ministro dell’Interno del napoleonico Regno d’Italia. L’appartenenza del volume esplicita il valore attribuito alla figura di Dante nella costruzione dell’identità nazionale ma anche rimanda a legami territoriali: alla presenza a Rimini di Leonardo Bruni in più occasioni, alla corte di Carlo Malatesta, al seguito di Papa Gregorio XII che proprio a Rimini nel 1415 scriverà la bolla di rinuncia al pontificato, presentata dal Malatesta al Concilio di Costanza. Foto di Luca Bacciocchi

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ultima modifica 2021-09-07T17:30:16+02:00
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