Biblioteca Estense Univ per Dante

Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Ms. Ital. 960, Commedia (Creta, 1409); da notare la miniatura a piena pagina (sec. XVIII?), raffigurante uno studiolo pieno di libri e di strumenti, in cui Dante, seduto al tavolo, è intento a scrivere l’inizio dell'Inferno; al foglio successivo, pagina miniata (sec. XVIII, di analogo tenore della precedente), a cornice sui quattro lati, policroma con oro, a bordi e tralci azzurri, con fiori e fogliami tra i quali sono collocati putti, sul lato destro un medaglione con l’immagine di una cetra, nell’angolo inferiore tracce dello stemma di casa Obizzi; le raccolte librarie di Tommaso Obizzi del Catajo pervennero nel 1803 all’arciduca Ferdinando, genero di Ercole III d’Este. Sarà Francesco IV d’Austria Este a far confluire la raccolta di codici obizziani alla Biblioteca Ducale Estense nel 1817. Foto di Luca Bacciocchi Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Ms. Ital. 960, Commedia (Creta, 1409); da notare la miniatura a piena pagina (sec. XVIII?), raffigurante uno studiolo pieno di libri e di strumenti, in cui Dante, seduto al tavolo, è intento a scrivere l’inizio dell'Inferno; al foglio successivo, pagina miniata (sec. XVIII, di analogo tenore della precedente), a cornice sui quattro lati, policroma con oro, a bordi e tralci azzurri, con fiori e fogliami tra i quali sono collocati putti, sul lato destro un medaglione con l’immagine di una cetra, nell’angolo inferiore tracce dello stemma di casa Obizzi; le raccolte librarie di Tommaso Obizzi del Catajo pervennero nel 1803 all’arciduca Ferdinando, genero di Ercole III d’Este. Sarà Francesco IV d’Austria Este a far confluire la raccolta di codici obizziani alla Biblioteca Ducale Estense nel 1817. Foto di Luca Bacciocchi
Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Commedia col commento di Benvenuto da Imola (1408), incipit del commento sull’inferno di Dante, dettaglio dell’iniziale maggiore policroma su fondo oro, raffigurante l’autore con libro chiuso in mano. Il manoscritto appartenne a Giovanni Battista Panetti (ca. 1439-1497), teologo, filosofo, architetto, traduttore e copista alla corte dei duchi d’Este, vicario generale dell’ordine dei carmelitani nel convento ferrarese di San Paolo. Foto di Luca Bacciocchi Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Commedia col commento di Benvenuto da Imola (1408), incipit del commento sull’inferno di Dante, dettaglio dell’iniziale maggiore policroma su fondo oro, raffigurante l’autore con libro chiuso in mano. Il manoscritto appartenne a Giovanni Battista Panetti (ca. 1439-1497), teologo, filosofo, architetto, traduttore e copista alla corte dei duchi d’Este, vicario generale dell’ordine dei carmelitani nel convento ferrarese di San Paolo. Foto di Luca Bacciocchi

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ultima modifica 2021-09-14T14:17:02+01:00
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