Sì, anche se i riferimenti vanno sempre cercati nelle “Linee programmatiche e obiettivi” di cui al punto 2 del nuovo “Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali per il triennio 2024–2026”. In particolare:

  • nell'ambito progettuale del punto 2.1 “Nuovi servizi e allestimenti, adeguamento delle sedi e delle dotazioni tecnologiche degli istituti culturali”, mediante la scheda A, esclusivamente per archivi e biblioteche, si perseguiranno le azioni di cui alle lettere: a) sedi, infrastrutture tecnologiche, arredi, allestimenti; c) spazi per il pubblico (accoglienza, sale di studio, aule didattiche/educative, laboratori, ecc.; d) servizi innovativi per le comunità locali (spazi per progettazione, partecipazione, formazione, educazione, condivisione, coworking);
    o con riferimento al punto 2.3, lett. a) catalogazione e inventariazione delle raccolte di biblioteche e archivi e lett. c) integrazione e cooperazione fra i cataloghi, si potranno presentare domande per la descrizione del patrimonio librario (scheda C1) e del patrimonio archivistico (scheda C2);
  • con riferimento al punto 2.6, lett. e) progetti di conservazione e restauro, riguardanti tutti gli istituti culturali (quindi anche i musei), sarà possibile compilare la scheda D, a valenza esclusivamente ricognitiva, al fine di rappresentare eventuali esigenze e/o criticità conservative del proprio patrimonio per pianificare futuri interventi, senza che questo comporti in nessun modo il riconoscimento di contributi sui piani 2024;
  • quest'anno non sarà possibile presentare domande per le attività promozionali di cui al punto 2.3 “Progetti e attività di valorizzazione di beni, raccolte e istituti culturali”, perciò non è prevista la presentazione di progetti su quella che era negli anni scorsi la scheda B.