Per una storia dell’Editoria in Emilia-Romagna

Musei, biblioteche, archivi e luoghi della cultura raccontano la lunga e prestigiosa storia dell’editoria nel territorio regionale

L’ampia diffusione dell’attività editoriale in Emilia-Romagna affonda le proprie radici, con espressioni di importanza assoluta, in una lunga storia, le cui testimonianze sono conservate in numerosi istituti e luoghi della cultura.

A protagonisti, modi, innovazioni del mestiere editoriale nei secoli - da Manuzio a Bodoni fino alla stampa industriale - sono dedicati i musei della Stampa a Piacenza, Bodoniano a Parma, della Tipografia a Noceto, della Figurina a Modena, di Palazzo Pio a Carpi, Tipografico ad Alto Reno Terme, delle Arti Grafiche a Verucchio. Ma anche luoghi della cultura tanto diversi come la Rocca dei Boiardo a Scandiano, culla a fine Quattrocento di una delle prime stamperie italiane; le case e gli studi dei letterati illustri; il labirinto - biblioteca - collezione d'arte di Franco Maria Ricci a Fontanellato, manifesto dei legami tra passione collezionistica, amore per il territorio e produzione editoriale di un protagonista del Novecento.

Edizioni di fattura locale di grande rilievo, comprese quelle realizzate dai primi tipografi-stampatori attivi nell’area fin dal Quattrocento, sono conservate dalle biblioteche storiche del territorio - Passerini Landi a Piacenza; Palatina a Parma; Panizzi a Reggio Emilia; Estense-Universitaria a Modena; Archiginnasio e Universitaria a Bologna, Ariostea a Ferrara, Classense a Ravenna, Trisi a Lugo, Malatestiana a Cesena, Saffi a Forlì, Gambalunga a Rimini - anche insieme ai materiali più recenti soggetti all’obbligo di deposito nell’Archivio regionale della produzione editoriale.

Fonti archivistiche rilevanti per la storia dell’editoria nella regione – archivi di case editrici e tipografie, archivi redazionali di riviste, carteggi tra editori e letterati - sono conservate da biblioteche di pubblica lettura e specializzate, archivi storici, centri di documentazione, associazioni. Tra i tanti, gli archivi della Tipografia Galeati donato alla Biblioteca comunale di Imola, di Graficoop e dell’Editrice Cooperativa oggi alla Fondazione Ivano Barberini di Bologna, della Tipografia ‘Mutilati’ di Carpi presso l’ANMIG modenese, della casa editrice Formiggini voluto alla Biblioteca Estense di Modena dalla vedova del fondatore; o ancora quello ricchissimo de ‘Il Giornale d’Italia’ conservato con la collezione completa presso la Biblioteca comunale ‘G. C. Croce’ di San Giovanni in Persiceto. Gli archivi degli editori emiliano-romagnoli sono stati oggetto di una prima rilevazione condotta tra il 1999 e il 2003 dall’allora Servizio Soprintendenza per i beni librari e documentari dell’Istituto per i Beni artistici culturali naturali regionale.

L’accesso a questo ampio patrimonio è facilitato dalle risorse digitali prodotte dalla Regione: il censimento di musei e luoghi della cultura confluito nel Catalogo del Patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna PatER; i cataloghi del patrimonio librario (libro antico, libro moderno, altro) delle biblioteche aderenti al Polo Ubo SBN;  le informazioni su editori e stamperie litografiche e i fondi speciali ‘tematici’ contenuti nel Catalogo di opere grafiche fotografiche e cartografiche Imago; gli inventari degli archivi disponibili on line sul Sistema informativo ArchiviER. Un primo orientamento tra i testi sull’argomento disponibili nelle biblioteche di pubblica lettura del territorio è offerto inoltre dalla bibliografia sintetica qui pubblicata.

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ultima modifica 2023-09-06T13:54:16+01:00
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