Lo stand

La collaborazione con la Regione, che ha trovato nel Piano Paesistico (uno dei pochi realizzati in Italia) un momento di forte impegno, è proseguita con raccolte organizzate di documentazione, approfondimenti tematici (quali il censimento del patrimonio edilizio rurale e la carta del rischio archeologico) e l'avvio delle relative banche dati. 
Il restauro dei beni architettonici e ambientali, al centro della quarta edizione della rassegna ferrarese, è dunque questione che riflette l'attualità di alcuni importanti temi sui quali si gioca il futuro stesso del nostro patrimonio, la cui salvezza richiede un maggiore dialogo fra specialisti e amministratori. Tali temi consistono in un più maturo dibattito sul ripristino delle strutture edili e dello stesso paesaggio, libero da equivoci interpretativi; nelle scelte di riuso che si impongono per nuclei interi di patrimonio (dalle case rurali alle caserme, dagli ospedali ai manicomi) e che condizionano, ovviamente, ogni successiva progettazione; negli strumenti della conoscenza, ampi e duttili alle esigenze di indirizzo e di intervento, ma, al tempo stesso, legati alla necessità di diffusione delle informazioni e di comunicabilità dei linguaggi. Il filo conduttore di un lungo percorso fin qui seguito dall'Istituto per i beni culturali consiste soprattutto nella proposizione dei supporti conoscitivi e scientifici funzionali alle politiche culturali e territoriali della Regione.
Le banche dati, dalle più recenti catalogazioni uniformate per le diverse tipologie di materiali conservati nei musei, alla rendicontazione dei restauri effettuati, consentono di recuperare e collegare sulla base topografica le precedenti raccolte di materiali documentativi e i rilevamenti effettuati sul territorio. Le ricerche, le esposizioni, i supporti utilizzati dal Piano paesistico regionale e successivamente approfonditi in collaborazione con gli enti locali hanno seguito un disegno coerente, dal generale al particolare. Si citano in sintesi: la predisposizione degli strumenti percettivi per evidenziare la disgregazione del paesaggio urbano e rurale, oggettivamente rappresentata nella mostra "I confini perduti"; la raccolta e la progettazione editoriale di cartografie storiche che offrono alla pianificazione strumenti di lettura dell'evoluzione del territorio; il riconoscimento e la catalogazione di un patrimonio di sempre più vaste proporzioni, non contenibile nei vincoli ministeriali, ma che necessita di un recupero a funzioni culturalmente valide.

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Presentazioni:

  • Carta archeologica del rischio territoriale in Emilia-Romagna

  • Attività di catalogazione beni culturali Ministero beni culturali-Regione Emilia-Romagna

  • Il recupero del Palazzo Ducale di Sassuolo

  • Conservazione e restauro degli affreschi di Parmigianino a Fontanellato

Pubblicazione

Il territorio come museo, scritti di: Ezio Raimondi ... [et al.]. - Bologna : Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 1997. - 71 p. : ill. ; 30 cm. ((Suppl. alla rivista IBC, realizzato in occasione del 4. Salone del Restauro svoltosi a Ferrara dal 4 al 7 aprile 1997

Convegni

Sono stati organizzati due convegni: Ripristino architettonico o restaurazione? e Chi è Stato? I beni culturali e il governo del territorio

Ripristino architettonico: restauro o restaurazione?

In questo convegno si intende affrontare il tema del restauro architettonico prendendo lo spunto da alcune linee di ricerca svolte dall'Istituto Beni Culturali dell'Emilia-Romagna nel corso della sua attività. L'occasione consentirà di verificare gli orientamenti del ripristino nel dibattito culturale odierno sotto i diversi aspetti che vanno dall'archeologia alle superfici architettoniche. Nelle due giornate si alterneranno: l'approccio urbanistico e territoriale per la ricucitura dei tessuti sconnessi e l'impatto con le preesistenze archeologiche; un nuovo approccio scientifico all'uso delle tecnologie tradizionali per il consolidamento delle strutture; metodologie di restituzione delle superfici e problematiche connesse all'adeguamento e al riuso delle fabbriche storiche.

Pubblicazione

Ripristino architettonico: restauro o restaurazione?, a cura di Luisa Masetti Bitelli e Marta Cuoghi Costantini, Fiesole (Fi) 1999, p. 158.

Chi è Stato? I beni culturali e il governo del territorio

Tavola rotonda che affronterà le esigenze di conservazione e valorizzazione dei patrimoni culturali in relazione alle politiche territoriali. Le relazioni sono successivamente messe a disposizione degli interessati attraverso una brossura prodotta con la Stamperia della Regione.

Mostra

Monumenti in guerra 1943-1945. Gli alleati e i danni al patrimonio culturale in Emilia-Romagna, mostra a cura di Paola Monari, Vito Paticchia, Sergio Venturi, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici dell'Emilia .

Da tempo l'Istituto Beni Culturali ha avviato una ricerca presso il National Archives di Washington finalizzata all'acquisizione di fotografie e documenti riguardanti la presenza alleata in Emilia-Romagna negli anni 1944-1945. Military Government, Sottocommissione Monuments, Fine Arts & Archives, finalizzata a verificare i danni subiti dal patrimonio storico-artistico e documentario per cause belliche e proteggerlo da ulteriori devastazioni e saccheggi.

Da tempo l'Istituto Beni Culturali ha avviato una ricerca presso il Recentemente sono stati reperiti dei fascicoli che testimoniano l'attività degli ufficiali dell'Allied .

Visitando i capoluoghi di provincia e numerosi centri inseriti in una speciale lista di monumenti da salvaguardare, questi ufficiali, spesso in compagnia dei soprintendenti regionali Barbacci, Quintavalle e Gnudi, tracciano inconsapevolmente interessanti itinerari storico-artistici regionali.Le loro annotazioni, le loro impressioni, i loro giudizi, testimoniano del particolare approccio con il quale esperti inglesi e americani, per lo più funzionari di prestigiose Istituzioni nei Paesi d'origine, vivono in diretta le perdite irreparabili al patrimonio regionale percepito come patrimonio universale da proteggere.

La mostra, mediante immagini fotografiche e pannelli didascalici, presenta punti di contatto con i temi del convegno, ovvero il rapporto tra emergenza e necessità di un corretto ripristino architettonico.