Pompilio Mandelli, Alberi d'estate, 1953. Cesenatico, Palazzo del Turismo

Si tratta di un'indagine avvia­ta dall'IBC nel corso del 1993 sullo stato del patrimonio artistico contemporaneo in Romagna.

Concetto Pozzati, Attratto dal segnale, 1966. Cesena, Banca Popolare dell'Emilia- Romagna

Scultura in pietra calcarea. Bologna, Museo Civico Archeologico

Su un'area "campione" corrispondente all'intero terri­torio romagnolo è stato realizzato un repertorio analiti­co di tutte le raccolte d'arte esistenti, sia inserite in con­testi museali che prive di sedi espositive permanenti. 

Se da una parte sono emerse una consistenza numerica­mente rilevante di opere ed un livello mediamente alto del loro valore artistico, dall'altra è risultato uno stato di sofferenza per quanto concerne la condizione generale delle raccolte, i loro ordinamenti, i supporti conoscitivi, le forme di valorizzazione, gli stati conservativi.

Una fase della ricerca ha riguardato una ricostruzio­ne dei processi di formazione e di sviluppo delle rac­colte anche grazie ad un'analisi delle fonti archivistiche e documentarie che, purtroppo, si sono presentate spesso alquanto esigue ed in qualche caso addirittura inesistenti. In questo quadro una particolare attenzione è stata posta ai nuclei formatisi a seguito di concorsi e premi realizzati nelle varie istanze locali tra l'immedia­to dopoguerra e gli anni '60. Tali manifestazioni rap­presentarono momenti tra i più significativi della politi­ca culturale degli Enti Locali.

Le opere qui esposte si riferiscono, appunto, a tre importanti "concorsi di pittura" promossi in Romagna tra gli anni '50-'60: il Premio Cesenatico, il Premio Fe­nati a Cesena, il Premio Lega a Modigliana.

Vengono inoltre presentati i criteri espositivi della collezione egiziana nelle sale del Museo Civico di Bologna.