Il restauro degli affreschi del Parmigianino a Fontanellato

I risultati delle indagini mettevano a nudo una situazione a rischio che richiedeva un nuovo intervento di restauro. Questo ha indotto le istituzioni interessate (IBC, Comune, Soprintendenze) a richiedere l'interessamento dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze per l'esecuzione del necessario restauro, procedendo contemporaneamente ad ulteriori indagini preliminari allo scopo di individuare con precisione le cause del degrado (campagna di misura dei dati microclimatici interessanti l'affresco in collaborazione con il FISBAT-CNR di Bologna e un'indagine particolareggiata delle condizioni della copertura da parte della Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Bologna. E' stato quindi possibile escludere problematici interventi strutturali e prevedere un'attività di monitoraggio a seguito del restauro dell'Opificio.

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Il restauro della parete settentrionale del Salone dei Mesi in Palazzo Schifanoia a Ferrara

in collaborazione con il Comune di Ferrara e i Musei Civici d’Arte Antica, è l’occasione per aprire inoltre al pubblico, per periodo di tempo la possibilità di visitare direttamente il cantiere di restauro e poter così ammirare a distanza ravvicinata i preziosi affreschi. Si tratta di un grande intervento, che viene documentato dalla mostra "Schifanoia cantiere aperto", realizzata in concomitanza con il Salone del Restauro di Ferrara 1999, dove sono puntualmente riportate tutte le fasi del restauro e dove didatticamente si illustra il processo tecnico di realizzazione dell'affresco, esponendo anche sinopie rinvenute con il restauro del 1964 ed anch'esse staccate dal muro. Infine nel salone un ponteggio di sicurezza permetterà al pubblico di ammirare da distanza ravvicinata i risultati dell'intervento e di gustare quella straordinaria miriade di figure, di episodi e di particolari che costituiscono il fascino degli affreschi dei Mesi, quasi una straordinaria pagina miniata riportata sui muri della delizia di Borso.

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Progetto Mura. Conservazione delle fortificazioni di Malta e restauro della Chiesa di Santa Caterina d'Italia

viene inoltre proposto un "saggio" della mostra dedicata al problema del recupero e della riqualificazione di questa importante emergenza architettonica. La sottoscrizione di un recente Accordo di Cooperazione fra il Ministry for Public Work and Construction di Malta e il Dipartimento di Architettura e di Pianificazione Territoriale dell'Ateneo bolognese affida all'istituto Beni Culturali la catalogazione del patrimonio.Un punto informativo propone la consultazione in linea della Banca-dati "Bibliografia del Restauro" e una scelta di audiovisivi tratti dalla Videoteca regionale.

Pubblicazioni

Il restauro degli affreschi di Palazzo Schifanoia 1998-1999
Schifanoia cantiere aperto / riprese video Riccardo Vlahov. - Ferrara : Comune di Ferrara ; Bologna : Regione Emilia- Romagna, [1999?]. - 1 videocassetta (VHS) (ca. 15 min.)

Restauri a Primavera, a cura di Luisa Masetti Bitelli. Restauro 99, Salone Internazionale dell'arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali

Convegni

Sono stati organizzati quattro convegni: Perché investire in cultura? I beni e le attività culturali un investimento possibile; Servizi e professionalità “nuove” per la tutela: la conservazione preventiva delle raccolte museali; Dimensione Europa. Contenuti e metodi della progettazione per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale; La formazione dei restauratori di beni culturali in Europa

Perché investire in cultura? I beni e le attività culturali un investimento possibile

promosso oltre che dall’IBC, da Regione Emilia Romagna e ACRI (Associazione delle Casse di Risparmio Italiane), 26 marzo;

Promosso da: Regione Emilia-Romagna - Istituto Regionale per i Beni Artistici, Culturali e Naturali; ACRI - Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane; Salone dell'Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali Con il patrocinio di: RAI

I. Sessione:

  • Perché investire in cultura?

  • Risorse, aspettative e metodologie

II. Sessione:

  • Case-history: le vie possibili. Dal micro al macro

Una rassegna di case-history tenterà di censire e di percorrere le vie possibili che dal micro al macro stanno prendendo corpo nel nostro paese. Il convegno, ideato e curato da Cristiana Colli in collaborazione con Andrea Emiliani, intende mettere a confronto storie ed esperienze diverse, per localizzazione, forza economica e autorevolezza, simili per un approccio al problema pragmatico ma propositivo, senza dimenticare i confini scientifici e culturali che le istituzioni di tutela hanno il diritto di imporre e il dovere di garantire. Saranno piccole e grandi esperienze di valorizzazione e tutela, iniziative di comunicazione culturale d'impresa, interventi di promozione dell'arte contemporanea in Italia e all'estero.

Servizi e professionalità “nuove” per la tutela: la conservazione preventiva delle raccolte museali

Promosso da: Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-RomagnaIn un'accezione modernamente intesa, la conservazione preventiva coincide con lo studio combinato degli agenti di degrado dei manufatti artistici e delle condizioni degli ambienti conservativi, allo scopo di pervenire alla messa a punto di tecniche e metodi operativi per ottimizzare la conservazione globale (oggetti e ambienti) e la fruizione delle raccolte museali. Nella prospettiva di trasversalità e di multidisciplinarità che caratterizza questa nuova "scienza conservativa", all'analisi dei fattori più propriamente tecnici e scientifici (analisi del degrado, scelta dei supporti e degli arredi, controllo climatico) si affianca la valutazione globale delle condizioni organizzative e gestionali (pianificazione finanziaria, risorse umane, attrezzature, formazione del personale) entro le quali si determina la conservazione stessa.

Pubblicazione:

Servizi e personalità 'nuove' per la tutela: la conservazione preventiva delle raccolte museali", a cura di Cristina Menegazzi e Iolanda Silvestri.

Dimensione Europa. Contenuti e metodi della progettazione per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale

con il patrocinio della Commissione Europea – Ufficio per l’Italia, 28 – 29 marzo;

I. Sessione: I temi culturali nel contesto degli interventi dell'Unione Europea

I.1 L'esperienza delle tematiche culturali all'interno dei programmi europei e le nuove prospettive nel contesto di Cultura 2000 e Agenda 2000

I.2 I beni culturali nell'ambito delle attività formative e i progetti per il territorio, l'ambiente e il turismo

II. Sessione: PARNASO. Una stagione di progetti per l'applicazione delle nuove tecnologie alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale

II.1 La progettazione e le sue prospettive

Promosso da: Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna Con il patrocinio di: Commissione Europea - Ufficio per l'Italia, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, Ministero per gli Affari Esteri, Presidenza della Regione Emilia Romagna, CNR - Comitato Nazionale per la Scienza e la Tecnologia dei Beni Culturali, Università degli Studi di Ferrara

L'incontro si prefigge di esaminare i contenuti e le forme attraverso i quali i beni culturali sono divenuti oggetto di una progettazione estesa ed articolata, sia sul piano nazionale che su quello europeo. Il processo che ha visto le tematiche collegate al patrimonio culturale farsi progressivamente strada anche nell'ambito di programmi non stretta mente finalizzati a questo tipo di obiettivi, sottolinea infatti in modo inequivocabile la capacità di coesione e di comunicazione che sempre più vengono riconosciuti alla cultura e al patrimonio culturale, lasciando al tempo intravedere il livello delle nuove opportunità offerte alle Istituzioni e alle Aziende nel contesto europeo. Il convegno è anche l'occasione per mettere a fuoco i modelli relazionali, le strategie e le metodologie operative che dovranno caratterizzare il futuro ormai prossimo.

La formazione dei restauratori di beni culturali in Europa

in collaborazione con Regione Lombardia, Associazione Secco-Suardo e Coordinamento degli Assessori ai Beni Culturali delle regioni italiane e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, 29 marzo. L'incontro si propone di fornire una informazione aggiornata sulla realtà formativa nel settore del restauro in Italia e in Europa. Si parlerà del documento di Pavia - elaborato a seguito dell'incontro tenuto nel 1997 e assunto quale punto di riferimento anche dall'Unione Europea - e delle successive iniziative intraprese nel settore da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalle Regioni.

Pubblicazione

La formazione dei restauratori di Beni Culturali in Europa, 39 – Luglio/Settembre 2000, p. 13-42, in “Kermes. La rivista del restauro”, editore Nardini

Incontri e seminari

Aspetti metodologici per la conservazione del patrimonio architettonico

"Progetto Mura" per la conservazione delle fortificazioni della Repubblica di Malta e il restauro della Chiesa di Santa Caterina d'Italia

Organizzato da Istituto Beni Culturali, Regione Emilia-Romagna Relatori: Giampiero Cuppini, Dipartimento di Architettura e Pianificazione Territoriale - Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Bologna; Laura Baratin, Distart - Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Bologna; Carlo Ferrari, Crc A.Zucchini, Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna

Al termine verrà presentato il libro: "Il rilievo e la rappresentazione dell'architettura" di J.P. Saint Aubin

Progetto di valorizzazione dei materiali e prodotti di demolizione

promosso dalla Regione Emilia-Romagna – Assessorato Territorio Programmazione Ambiente, 29 marzo.

Mostra

Chi è di scena? Baracche, burattini e marionette dalle collezioni museali emiliano-romagnole, mostra organizzata dall'Istituto Beni Culturali, in collaborazione con "Arrivano dal Mare! " - Centro Teatro di Figura di Cervia

Espone esemplari e materiali provenienti da collezioni emiliano-romagnole come la Ferrari di Parma e quella del Centro Teatro di Figura "Arrivano dal Mare!" di Cervia - oggetto di due specifici progetti museali -, la Mantegazza del Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna di Sant'Arcangelo, la Ettore Forni e la Pompeo Gandolfi esposte al Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese di San Bartolomeo in Bosco, la Maletti conservata a Rubiera. Ognuna di queste collezioni ha visto coinvolti amministrazioni locali e Istituto Beni Culturali che, attraverso fondi propri e contributi della LR 20/1990, hanno cofinanziato interventi di restauro, acquisizioni, attività di documentazione, allestimenti, avvalendosi in alcuni casi del contributo di privati.

L'Istituto Beni Culturali intende così valorizzare un patrimonio interessante e significativo che un tempo costituiva una presenza familiare e quasi quotidiana nelle piazze, nelle strade e nei teatri cittadini, ma anche nelle osterie e nei casolari di campagna, un patrimonio alla cui conoscenza, salvaguardia contribuiscono oggi anche i musei.

Molti tra i magici protagonisti del teatro di figura sono presenti in questa occasione:

  • dalle aristocratiche marionette, manovrate con ferri o fili, interpreti di testi colti, come il romanzo cavalleresco e il melodramma,

  • figure a mezzo busto animati solitamente dalle mani di uno o due burattinai, personaggi vivaci, improvvisatori su canovacci,

  • pupi siciliani, presenti nelle collezioni della regione, e le "burattette", personaggi nati dall'unione tra burattini e marionette per opera delle famiglie Salici-Stignani.

Sono documentati burattinai e compagnie storiche attivi in Emilia-Romagna come Cervellati e Ferrari. Compaiono pezzi di loro costruzione o da loro acquisiti sul mercato: figure popolari come Fagiolino, mutuato dai personaggi della Commedia dell'arte, sua moglie Brisabèla e Sganapino creato nel 1877 da Augusto Galli e proveniente dal fondo Cervellati o come la maschera Bargnocla, inventata dal parmense Giordano Ferrari, figlio di quell'Italo che diede inizio a una delle più illustri famiglie di burattinai italiani, e il Pataca di Pompeo Gandolfi, e altre più ricercate come la Fata Turchina di Enrico Salici e la marionetta Dante di Maletti.

Nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica, vanno in in scena una serie di rappresentazioni per il divertimento di piccoli e di meno piccoli.

Nella mattinata del sabato si tiene un seminario dedicato alla natura dei musei di burattini e marionette e ai loro problemi di allestimento; vi partecipano addetti ai lavori italiani e stranieri, tra gli altri, i rappresentanti dell'Institut de la Marionnette di Charleville-Mezières (Francia) e del Puppenspiele Staat Museum di Monaco di Baviera.

Un laboratorio di restauro è attivo nello spazio espositivo dell'IBC per illustrare gli interventi di conservazione e di restauro su questa specifica tipologia di oggetti che, per l'eterogeneità  dei materiali con cui sono realizzati, dovrebbe prevedere la presenza di burattinai e restauratori.

Viene inoltre esposta la  mostra fotografica "Facce da Burattinaio" di Mario Foli  recentemente presentata al Palazzo delle Esposizioni a Roma.

L'attuale teatro di figura è documentato da una raccolta di video del Centro Teatro di Figura "Arrivano dal Mare!" che possono essere visionati in un spazio attrezzato. Nell'occasione è inoltre possibile accedere al programma di catalogazione della videoteca, attualmente in corso, per la quale viene utilizzata una scheda appositamente approntata dall'IBC nell'ambito di un progetto realizzato in collaborazione con l'Ente Teatrale Italiano.

Approfondimenti

Chi è di scena! Burattini e Marionette in Emilia-Romagna, DVD interattivo dedicato al teatro delle figure animate

Pubblicazione

Chi è di scena? Baracche, burattini e marionette dalle collezioni emiliano-romagnole”, “IBC”. Informazioni, commenti, inchieste sui beni culturali” (n.3, 1999) supplemento/catalogo della mostra omonima