Cantieri Culturali. Il patrimonio si rinnova: uno sguardo a musei biblioteche archivi dell’Emilia - Romagna

Le biblioteche, gli archivi e i musei costituiscono il tema di fondo dell'iniziativa espositiva organizzata dall'Istituto beni culturali della Regione Emilia-Romagna che, come ogni anno, partecipa al Salone ferrarese fornendo contributi e spunti di discussione sui temi più attuali relativi alla conservazione, al restauro e alla valorizzazione del patrimonio culturale.


Nuovi spazi per le biblioteche e gli archivi

La sezione della mostra che riguarda le biblioteche e gli archivi storici comunali illustra una serie di interventi di ristrutturazione o nuova costruzione realizzati in Emilia - Romagna negli ultimi cinque anni; essa è frutto della collaborazione della Soprintendenza per i Beni Librari e Documentari dell'IBC con le Province, che hanno segnalato gli interventi più rilevanti e significativi, e con le singole biblioteche/archivi che hanno messo a disposizione i materiali illustrativi. Dalle esperienze analizzate, emerge una panoramica dell'organizzazione bibliotecaria che si misura con esigenze nuove e con una utenza che si differenzia e si trasforma, ma anche una organizzazione che riesce ad integrare le nuove tecnologie informatiche e telematiche in una offerta di servizi sempre più ricchi e anche tecnologicamente avanzati.
Pur essendo le esperienze degli archivi meno numerose, non si può dire che siano meno interessanti. In diverse realtà comunali che hanno deciso di investire in questa direzione si registra uno sforzo importante per far diventare l'archivio storico un vero istituto culturale, con un effettivo servizio al pubblico spesso anche integrato con la sede bibliotecaria.
Non va infine dimenticato che i risultati che si potranno apprezzare nella mostra sono anche la conseguenza dell'impegno sviluppato, attraverso l'IBC, dalla Regione, in questi anni, in particolare mediante la pianificazione bibliotecaria e archivistica, sia con interventi diretti che di supporto agli enti locali, con iniziative tanto sul piano della tutela e della valorizzazione, che su quello dello sviluppo dell'organizzazione bibliotecaria, che della messa in campo di strumenti innovativi come la direttiva del 2003 sugli "Standard e obiettivi di qualità per biblioteche, archivi storici e musei".

Allestimenti,didattica, catalogazione e restauro nei musei dell'Emilia-Romagna

La sezione della mostra che riguarda i musei intende illustrare un compendio dei risultati ottenuti nel settore grazie all'impegno profuso dalla Regione Emilia-Romagna, attraverso l'Istituto beni culturali, dalle Province, dagli Enti Locali e dai musei in applicazione della legge regionale 18/2000 "Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali". Tra le principali attività che i musei e l'Istituto mettono in atto per migliorare l'offerta culturale si annoverano: lo studio e la catalogazione delle collezioni (con annesse campagne fotografiche), programmi di conservazione preventiva e di restauro, progetti di apertura di nuove sedi o di ristrutturazione degli spazi e dei percorsi espositivi, creazione di sezioni didattiche e di altri servizi, predisposizione di strumenti per agevolare l'accesso dei visitatori con esigenze particolari al fine di consentire loro un'adeguata fruizione del museo.
Nell'intento di presentare una panoramica varia e significativa, seppur assolutamente non esaustiva della progettualità nel settore, si sono privilegiate quattro direttrici principali: nuovi allestimenti, didattica, catalogazione, restauro.
Tra le iniziative che l'Istituto ha promosso per favorire la visibilità dei musei regionali, si colloca la revisione della banca dati musei, rinnovata nella veste grafica e aggiornata con informazioni sulle nuove istituzioni e la riorganizzazione di quelle già esistenti. Si tratta di uno strumento, in corso di completamento, il cui valore aggiunto è determinato dallo spazio, all'interno delle singole schede, riservato ai progetti e alle attività di catalogazione e restauro promosse nel corso degli anni dall'Istituto. 
Sono stati esposti in mostra vari oggetti provenienti dai seguenti musei della regione:

  • copia di

    fegato etrusco

    entro bacheca dai Musei Civici di Palazzo Farnese a Piacenza;

  • scultura

    raffigurante

    Madonna con Bambino

    dalla Basilica di San Colombano a Bobbio (PC);

  • tre

    sagome

    autoportanti che raffigurano le capanne, un forno ceramica, l'uomo delle terramare dal Parco Archeologico e museo all'aperto della Terramara di Montale (MO);

  • un

    treciclo

    , un

    camioncino

    e un

    elmetto con manico

    per la cottura delle castagne dal Museo Guatelli di Ozzano Taro (PR);

  • un mosaico romano dai Musei Civico di Reggio Emilia;

  • alcune

    maschere

    in gesso, tessuto e rame dalla Collezione Guatteri di Castelnuovo di Sotto (RE);

  • un

    dipinto

    raffigurante "

    Il cavallo morente

    " di Gino Covili dalla Fondazione "Un paese" di Luzzara (RE);

  • 15

    frammenti tessili

    della collezione Gandini dai Musei Civici di Modena; una bilancia dal Museo della Bilancia a Campogalliano (MO);

  • il

    dipinto "Ritratto di Giosuè Carducci

    " opera di Milesi da Casa Carducci a Bologna;

  • un'

    anfora a figure nere

    dal Museo Archeologico di Bologna;

  • un

    gufo reale

    impagliato montato su piedistallo di roccia in poliuretano dal museo Civico di Storia Naturale di Ferrara;

  • una

    livrea

    appartenuta a Carlo Mayr e un'uniforme da ufficiale post-unitaria con manichini dal Museo del Risorgimento di Ferrara;

  • paniera

    con sale e 4

    saliere

    dal Museo del Sale di Cervia;

  • un

    piatto

    di Achielle Farina dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (RA);

  • una

    lanterna

    "di rivarola", uno

    zaino

    da truppa, un

    kepì

    da maggiore della Guardia Nazionale,

  • un

    tamburo

    , 4

    bacchette

    e due

    portabacchette

    dal Museo del Risorgimento di Ravenna;

  • una

    naspa

    e un

    filarino

    dal Museo della vita contadina di Romagna a San Pancrazio di Russi (RA);

  • un

    dipinto

    di Jacques Sablet

    "I primi passi dell'infanzia

    " e un violino dalla Pinacoteca Civica di Forlì;

  • una

    tavoletta votiva

    dal Museo Mambrini di Galeata (FC);

  • un

    cippo con dedica alla dea Minerva

    dal Museo della Città di Rimini;

  • un

    dipinto

    di Raffaele Faccioli "

    Gita in barca

    " dalla Galleria d'arte Moderna e contemporanea di Villa Franceschi a Riccione (RN);

  • scheletro di

    trabaccolo

    dal Museo della Regina di Cattolica (RN);

  • una

    Madonna vestita con Bambino

    dal Museo del Beato Amato di Saludecio (RN).

Pannelli della mostra (PDF - 140.9 MB)