Convenzione tra la Regione e il Santuario della Beata Vergine della Consolazione di Montovolo, Grizzana Morandi (BO)
Realizzazione dell'intervento di "restauro e riposizionamento nell'Oratorio di Santa Caterina di Montovolo di due affreschi staccati raffiguranti storie di Santa Caterina da Alessandria"

Il Santuario della Beata Vergine della Consolazione di Montovolo dell'Arcidiocesi di Bologna è proprietario dell’Oratorio di Santa Caterina d’Alessandria di Montovolo, databile tra il 1217 e il 1219 e decorato nella seconda metà del ‘400 con un ciclo di scene della vita di Santa Caterina da Alessandria a forma di grandi “lunettoni” nella zona presbiteriale.
A metà degli anni ’60 del ‘900, a causa del preoccupante stato di conservazione dell’intero ciclo pittorico, si decise di staccare i due lunettoni del presbiterio degradati da infiltrazioni dal tetto di grave entità e venne incaricato dalla Soprintendenza Dante De Carolis per eseguire un intervento di restauro;
Al termine dell’intervento sopraesposto, viste le condizioni climatiche particolarmente avverse presenti nell’oratorio in quel momento, si decise di trasferire le opere, applicate su supporti in legno, nel vicino Santuario della Beata Vergine della Consolazione ove si trovano ad oggi;
A distanza di una quarantina di anni dall’ultimo intervento di restauro ad opera di Camillo Tarozzi nei primi anni ‘80 del ‘900, il soggetto proprietario si propone intervenire con un nuovo progetto di restauro per la risoluzione della precaria condizione conservativa, che permetta altresì di eliminare tutte le deformazioni presenti con il recupero della planarità superficiale originaria, caratteristica principale delle opere realizzate ad affresco su muro, nonché di garantire un quoziente conservativo ottimale all’opera tramite l’interposizione di uno strato isolante sul retro, durante le fasi operative di rifoderatura e consolidamento; l’intervento prevede altresì:
l’integrazione pittorica delle lacune, che verrà eseguita con canoni attuali della conservazione di opere figurative che prevedono il recupero formale e cromatico equilibrato nella sua integrità;
la ricollocazione in situ delle opere distaccate negli anni ’60 del ‘900, previa bonifica delle pareti dell’oratorio, consentendo così di reintegrare, completare e valorizzare quel percorso iconografico teologico culturale, interrotto negli anni ’60 con il distacco, la traslazione e la decontestualizzazione delle opere;
Contributo regionale € 70.000,00
Durata della convenzione fino a dicembre 2026
