Convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Portomaggiore (FE)
Riorganizzazione e l'allestimento degli spazi espositivi del primo piano della Delizia e conseguente installazione delle opere per la realizzazione del "progetto espositivo di ceramiche provenienti dal MIC di Faenza presso la Delizia Estense del Verginese"
Il Comune intende attivare una collaborazione con il “M.I.C. – MUSEO INTERNAZIONALE DELLE CERAMICHE IN FAENZA – O.N.L.U.S.” ai fini della qualificazione dell’offerta culturale della Delizia attraverso percorsi espositivi con allestimenti di ceramiche da inserire al primo piano della Delizia stessa; - prima azione condivida di tale collaborazione consiste nella realizzazione di un allestimento di ceramiche nell’ambito di una mostra dedicata alle “forme ceramiche per bere”, ispirata alle caratteristiche delle Delizie legate alla coltivazione delle vite per la produzione del vino, con lo scopo di indagare le ceramiche deputate al consumo del vino (e non solo) nel corso dei secoli.
La mostra si propone di focalizzare le “forme ceramiche per bere” dal mondo romano fino al momento di sviluppo della Delizia nel corso del XVI secolo, cogliendo gli elementi di originalità e quelli di continuità attraverso i secoli e legando l’uso delle ceramiche da acqua e da vino ai contesti sociali sviluppati da ogni epoca.
La Convenzione avrà durata fino al 30 giugno 2025
Contributo riconosciuto di euro 10.000
La mostra
Sabato 14 dicembre 2024, alle ore 15, nella Delizia Estense del Verginese a Gambulaga di Portomaggiore (Ferrara), è stata inaugurata la mostra “Nel segno di Bacco. Vino e ceramiche dall’epoca romana al Barocco”, che resta aperta fino al 21 settembre 2025.
L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito della convenzione che unisce la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Portomaggiore nell’obiettivo di riorganizzare e allestire gli spazi espositivi del primo piano della Delizia, anche mettendo in atto sinergie nuove.
L’operazione ha coinvolto infatti il Museo internazionale delle ceramiche di Faenza (Ravenna), da cui arrivano gli oggetti in mostra, provenienti dai territori che circondano questa antica dimora di svago della famiglia estense, o che a essa sono collegati da ragioni storiche e culturali.
Oggi riconosciuta come “Patrimonio dell’Umanità”, la Delizia del Verginese, sita nei pressi di una necropoli romana del I-II secolo dopo Cristo, nasce intorno al 1550 come regalo di Alfonso I d’Este alla sua terza compagna Laura Dianti, che la trasforma nella sua residenza estiva e la dota di un giardino produttivo, il Brolo, circondato da una vite maritata.
Da questa vocazione vinicola deriva il tema dell’esposizione curata da Valentina Mazzotti, che racconta il legame tra il “nettare di Bacco” e il vasellame destinato nel corso dei secoli al suo consumo (con o senza l’acqua), ma anche al suo trasporto e alla sua conservazione: dalle anfore romane ai boccali medievali, fino alle coppe “da inganno” che in epoca rinascimentale, grazie a finti beccucci e aperture segrete, servivano ad animare i banchetti con il motto scherzoso “bevi se puoi”.
Informazioni
verginese@atlantide.net telefono 0532 329 050
Oggetti in mostra