Conservare l'architettura

Azioni per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale architettonico storico e contemporaneo


Il Settore del Patrimonio culturale ha tra i propri compiti quello della conoscenza e conservazione del patrimonio culturale architettonico storico e contemporaneo. Il compito assegnato dalla Regione Emilia-Romagna a questo settore del patrimonio si attua principalmente attraverso azioni rivolte alle comunità, all’ambito formativo delle giovani generazioni, agli ordini professionali e alle pubbliche amministrazioni.

Le azioni messe in campo per attuare interventi di conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico si rivolgono principalmente ai detentori dei beni architettonici storici, tipologicamente rilevanti o a destinazione culturale, attraverso l’attuazione di Bandi regionali (ex L.R. 40/98 oggi L.R. 7/2020) e Manifestazioni di interesse rivolte ai Comuni possessori dei beni o ai privati che, attraverso apposite convenzioni, garantiscono la fruizione del bene al pubblico.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) messo in atto dall’Unione Europea per rispondere al periodo di grandi cambiamenti sociali e economici innescati dal COVID, ha portato a riflettere sull’importanza del sapere progettare un futuro che ponga i semi per una Europa sempre più vivibile e condivisa. La componente M1C3 Turismo e Cultura 4.0, compresa nel PNRR, articolata su quattro aree di azione (Misure), di competenza del Ministero della Cultura (di seguito anche MiC) assegna alle Regioni il tema di Rigenerare piccoli siti culturali (borghi), patrimonio culturale religioso e rurale per aumentare l'attrattiva di queste aree e rafforzare l'identità delle destinazioni meno note e aumentare la resilienza delle comunità locali, anche attivando il loro diretto coinvolgimento per migliorare la sicurezza sismica dei luoghi di culto e in genere del patrimonio religioso.
Per questo la Regione attraverso il Settore del Patrimonio culturale ha sviluppato una Manifestazione di interesse che ha accolto le Linee guida inviate dal Ministero della Cultura (MIC) per selezionare un borgo pilota in cui sviluppare azioni innovative di recupero fisico economico e sociale volte a portare a nuova vita luoghi di interesse paesaggistico e culturale soggetti a spopolamento (Bando Borghi Linea A) così come il bando borghi destinato ai Comuni ( soli o in unione) al di sotto dei 5 mila abitanti dove sviluppare interventi rigenerazione del patrimonio edilizio attraverso azioni di recupero e riattivazione culturale (Bando Borghi Linea B). Sempre all’interno delle possibilità offerte dal PNRR il Settore Patrimonio culturale della Regione ha sviluppato sulle Linee guida inoltrate dal MIC il Bando che assegna risorse per la tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale (Bando architettura rurale) dove i beni da recuperare devono privilegiare la capacità dell’investimento di produrre effetti sugli obiettivi di conservazione dei valori paesaggistici dando priorità a beni situati in aree territoriali di elevato valore paesaggistico (beni situati in aree di interesse paesaggistico o di notevole interesse pubblico (artt. 142-139 DLgs 42/2004), paesaggi con riconoscimento UNESCO o con GIAHS della FAO.

Altra linea di azione sostenuta dallo Stato a favore delle Regioni è quella rappresentata dal Fondo investimenti RSO c. 134 della L. 145/2018 che consente attraverso bandi regionali l’attribuzione di finanziamenti in conto capitale agli enti locali per interventi di conservazione, restauro, manutenzione e valorizzazione del patrimonio culturale regionale.

Questa attività, di conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico regionale, si sviluppa inoltre nel rapporto con le giovani generazioni attraverso l’attuazione di Bandi regionali rivolti alle Associazioni giovanili del Terzo settore finalizzati alla conoscenza del patrimonio culturale architettonico e ambientale (Bando Giovani per il Territorio - GpT). Con la V edizione di GpT è iniziata una nuova fase del Bando che ha sviluppato maggiori attinenze con la Convenzione di Faro e con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La novità è portata dalla fase obbligatoria della formazione (mentoring) a cui le Associazioni aggiudicatarie del premio devono partecipare in un rapporto di scambio e aggiornamento continuo con i docenti e le istituzioni per migliorare e ottimizzare la realizzabilità dei progetti.

Infine, l’attività sviluppata con le comunità locali per l’attivazione di pratiche partecipate di conoscenza, fondamentale per la conservazione e valorizzazione, del patrimonio culturale e ambientale nei territori regionali colpiti dal sisma del 2012. Un'attività sviluppata attraverso le fasi della “mappatura” del patrimonio e successivamente alla definizione di un progetto di “riuso” o “uso temporaneo” tramite pratiche di rigenerazione culturale rivolte anche al patrimonio abbandonato o dismesso per cause traumatiche ma che, attraverso un processo di rigenerazione culturale, può tornare a far parte della vita delle comunità (CRATERI e Laboratori territoriali).

A chi rivolgersi


Lorenza Bolelli 
PO conoscenza e conservazione dei beni architettonici, del paesaggio e della natura
lorenza.bolelli@regione.emilia-romagna.it

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ultima modifica 2022-11-03T15:44:33+01:00
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