Le mani raccontano ciò che gli occhi non dicono

Dotare la Pinacoteca civica di Forlì della riproduzione tattile di un celebre affresco, a vantaggio di chi non vede: questo il compito svolto dagli studenti del Liceo artistico e musicale della città.

Il progetto nasce da una proposta di Francesca Bandini, che già da diversi anni si occupa di accessibilità museale per la cooperativa “Tre Civette”. La Pinacoteca civica di Forlì, come altre realtà museali italiane, sta cercando di creare un percorso di visita per persone non o ipo vedenti, mettendo a disposizione un nucleo di sculture originali. La proposta nasce dalla necessità di arricchire il percorso forlivese con la riproduzione in bassorilievo del celebre affresco del Pittore ferrarese, influenzato da Francesco del Cossa, Il Pestapepe.

 

Quali attività sono state svolte per portare a termine il progetto?

Tutti i ragazzi coinvolti nel progetto hanno avuto l’opportunità di vedere e conoscere Il Pestapepe attraverso visite guidate alla Pinacoteca di Forlì. L’affresco rappresenta l’insegna della bottega della spezieria di Ludovico Albertino. Se lo scopo del progetto era portare le persone non e ipo vedenti al museo, si è pensato di far sperimentare ai ragazzi stessi cosa significa essere non vedente e quali sensazioni produce la mancanza della vista: gli alunni sono stati quindi divisi in coppie, in ognuna delle quali uno è stato bendato, mentre l’altro avrebbe “recitato la parte” della guida-accompagnatore.

Le coppie hanno percorso corridoi e sale del museo dall’ingresso fino alla sala che ospita Il Pestapepe e la sua descrizione è stata avviata di fronte ai ragazzi ancora bendati. Una volta autorizzati a togliersi la benda, hanno raccontato le sensazioni provate: l’attività li ha fatti riflettere sull’importanza di una cultura realmente accessibile a tutti i cittadini e li ha motivati a prendere parte al progetto.

Nella fase successiva, gli studenti del Liceo artistico si sono concentrati sulla conoscenza dell’opera e sulle problematiche di comprensione della forma partendo da un’esperienza tattile, incontrando anche Loretta Secchi, curatrice del Museo Anteros di Bologna, che ha spiegato loro i criteri da seguire per realizzare un bassorilievo destinato ai non vedenti. Gli alunni del “Saffi-Alberti” hanno svolto una ricerca storica sull’affresco e sul soggetto rappresentato, elaborando le modellature relative ai capi di abbigliamento ritratti e confezionandoli.

 

Quali prodotti o iniziative sono stati realizzati, e come?

Gli studenti del Liceo artistico hanno realizzato delle riproduzioni dell’affresco, sia in plastica che su carta: nel primo caso hanno utilizzato la modellazione tridimensionale con creta, poi riprodotta mediante controstampa con gomma siliconica; nel secondo hanno fatto ricorso alla stampa calcografica a secco.

All’Istituto “Saffi-Alberti”, assegnando incarichi a ciascuno studente, oltre a cartelloni e presentazioni multimediali per visualizzare i risultati della ricerca sono stati realizzati una camicia, una casacca e le calze-brache del Pestapepe, con relativa documentazione tecnica.

 

Scheda tratta dal volume: "Io amo i beni culturali. Concorso di idee per la valorizzazione dei beni culturali. I progetti vincitori della II edizione. Anno scolastico 2012-2013" (pdf9.29 MB)

 

Scuola: Liceo artistico e musicale di Forlì
Museo: Pinacoteca civica di Forlì 
Altri partner: Istituto di istruzione superiore “Giorgina Saffi - Leon Battista Alberti” di Forlì; Società cooperativa “Tre Civette”
Classi coinvolte: 6 classi di liceo 
Studenti coinvolti: 50 alunni
Web: www.saffi-alberti.it
Email: flora.fiorini@comune.forli.fc.it

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ultima modifica 2015-02-20T12:39:00+01:00
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