Uno sguardo sui materiali
La discarica di materiali ceramici scoperta presso l'antica foce del Tavollo si ricollega con ogni evidenza al butto di una fornace. Attiva al servizio del territorio circostante, l'officina doveva lavorare per sopperire alle necessità quotidiane degli abitanti insediati nei dintorni, ma soprattutto per rispondere alle esigenze di un mercato teso a sfruttare lo scalo naturale a ridosso della battigia per convogliarvi dall'entroterra prodotti agricoli specializzati, con al primo posto il vino.
Anfore e dolii in quantità (circa un migliaio) caratterizzano la produzione dell'atélier , che si è cimentato anche nella creazione di altri manufatti, fra cui ceramiche per la cucina, la mensa e l'arredo, tentando perfino la realizzazione di statuaria fittile a tutto tondo, verosimilmente destinata ad un edificio di culto che dobbiamo immaginare ubicato nei pressi.
L'IBC ha partecipato anche allo studio di una parte di questi reperti. Ad essi sono dedicati gli approfondimenti che seguono.
Anfore e dolii in quantità (circa un migliaio) caratterizzano la produzione dell'atélier , che si è cimentato anche nella creazione di altri manufatti, fra cui ceramiche per la cucina, la mensa e l'arredo, tentando perfino la realizzazione di statuaria fittile a tutto tondo, verosimilmente destinata ad un edificio di culto che dobbiamo immaginare ubicato nei pressi.
L'IBC ha partecipato anche allo studio di una parte di questi reperti. Ad essi sono dedicati gli approfondimenti che seguono.
Per saperne di più
Il vasellame fine da mensa (26.63 KB)di Fiamma Lenzi
La ceramica da cucina (19.23 KB)di Fiamma Lenzi, Laura Carboni