Scienziati e inventori

“Ma chi narrerà delle stelle antiche più remote: atomi percettibili solo colle più meravigliose lenti che la scienza possegga o trovi? Quale cifra rappresenterà tale distanza che solo correndo per milioni d’anni la luce alata valicherebbe?”.

La domanda che Cesare Mattei ha lasciato nel suo epitaffio si rivolge a tutti gli esseri umani appassionati dall’indagine scientifica e dai suoi continui interrogativi. Pur non essendo uno scienziato nel senso attuale, il conte Mattei ha fatto della ricerca un ideale concreto e le ha dato la forma inconfondibile di un edificio in evoluzione: l’eclettica Rocchetta Mattei, che lui stesso volle edificare e che ancora oggi domina il paesaggio appenninico tra Grizzana Morandi e Porretta Terme.

Restando nelle “terre alte”, il viaggio nei luoghi dell’Emilia-Romagna in cui si serba memoria di chi si è distinto nell’uso del proprio ingegno può arrivare fino a Pontecchio, dove Villa Griffone offre la possibilità di vedere in azione gli strumenti con cui Guglielmo Marconi ha inventato la comunicazione a distanza.

Dai sismografi di Raffaele Bendandi conservati a Faenza si giunge all’edificio settecentesco che a Scandiano custodisce gli studi condotti da Lazzaro Spallanzani, fino a entrare nel cuore della “terra dei motori”: a Modena, proprio accanto all’edificio avveniristico del museo dedicato a Enzo Ferrari, si può entrare nella dimora in cui nel 1898 nasceva “il Drake”, là dove suo padre Alfredo aprì l’officina meccanica che fece da culla per la “rossa” più conosciuta al mondo.

Per approfondire:
> PatER - Catalogo del Patrimonio culturale regionale:
“Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” / SCIENZIATI e INVENTORI 
> Libro-guida: 
“Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” (Bologna University Press)

Per ascoltare i podcast dedicati:
> RadioEmiliaRomagna