Collezionisti
Per lo scrittore Italo Calvino la spinta che porta a diventare collezionisti “nasce dal bisogno di trasformare lo scorrere della propria esistenza in una serie di oggetti salvati dalla dispersione, o in una serie di righe scritte, cristallizzate, fuori dal flusso continuo dei pensieri”.
Tra le “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” ci sono due luoghi che, a poca distanza l’uno dall’altro, sulle colline parmensi, raccontano due raccolte diversissime, nate nel corso del Novecento.
A Mamiano di Traversetolo, dentro un elegante edificio in stile neobarocco immerso nel verde di un parco romantico, la Fondazione Magnani Rocca conserva le opere d’arte raccolte da Luigi Magnani: una collezione che non nasce da smania di possesso o sfoggio di erudizione ma dalla volontà di respirare e far respirare la bellezza creata dai grandi artisti nel corso del tempo, dai giorni lontani degli “Antichi Maestri” a quelli più recenti.
A Ozzano Taro, nelle semplici stanze di una casa colonica a lungo abitata da braccianti, la Fondazione Museo Guatelli mantiene in vita le migliaia di oggetti di uso quotidiano raccolti da Ettore Guatelli, un maestro di scuola elementare che alle “cose umili, ma anche ingegnosissime” del mondo contadino ha conferito la dignità di essere esposte e tramandate al futuro.
Per approfondire:
> PatER - Catalogo del Patrimonio culturale regionale:
“Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” / COLLEZIONISTI
> Libro-guida:
“Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” (Bologna University Press)
Per ascoltare i podcast dedicati:
> RadioEmiliaRomagna