Convegni
Virgo gloriosa: percorsi di conoscenza, restauro e tutela delle madonne vestite
La definizione “Madonna vestita” indica una particolare rappresentazione della Vergine Maria sola o con il Bambino, costituita da una struttura in legno, in gesso o in cartapesta, accuratamente modellata nelle sole parti visibili costituite dal volto, dalle mani e dai piedi, risulta appena abbozzata nel resto del corpo che di fatto ne costituisce l’armatura, destinata ad essere totalmente ricoperta di sontuosi abiti dai colori sgargianti e dai pregevoli tessuti, cui talvolta non mancano preziosi ornamenti quali veri e propri gioielli.
A lungo questi simulacri sono stati (e in molti casi lo sono tuttora) oggetto di una coinvolgente devozione popolare dalla profonda matrice arcaica, che vede i devoti, o più spesso le devote, in uno stretto rapporto di comunicazione con il simulacro che si esprime attraverso la preparazione e/o la donazione delle vesti, ma soprattutto nel rito della vestizione. Rituali che diventano espressione di pregnanti valori devozionali e taumaturgici in cui le stoffe, le vesti, il corpo, gli occhi, le mani e il sacro diventano veicolo di esperienze emotive.
Il convegno organizzato dal Servizio Musei e Beni Culturali dell’IBACN vuole richiamare l’attenzione degli operatori del settore su questi oggetti, polimaterici per eccellenza, con specifiche problematiche conservative, di notevole interesse sia sotto il profilo storico, che artistico e antropologico e, mettendo a confronto sia gli aspetti della conoscenza e valorizzazione che quelli della conservazione e tutela, vuole stimolarne un recupero sia intellettuale che materiale
Virgo gloriosa: percorsi di conoscenza, restauro e tutela delle madonne vestite , Atti del Convegno organizzato in occasione di Restauro 2005 Salone dell’arte del Restauro e della Conservazione dei beni culturali e Ambientali, Ferrara 9 aprile 2005 a cura di Lidia Bortolotti
Approfondimenti
Legge Sedici: note a margine. Paesaggio, arte pubblica, nuova architettura
Il convegno, organizzato dall’Assessorato alla Programmazione Territoriale della Regione Emilia-Romagna e dall’Istituto Beni Culturali in collaborazione con OIKOS Centro Studi, si propone di illustrare finalità e modalità operative sperimentate in occasione del primo bando collegato alla L.R. 16/02. Saranno presentate le esperienze più rilevanti relative ai molteplici temi che caratterizzano la legge (concorsi, studi e ricerche, progetti urbani, arte, restauro, architettura contemporanea, demolizione delle opere incongrue con il paesaggio) nonché le riflessioni effettuate da un Comitato di esperti, coordinato da OIKOS Centro Studi e incaricato del monitoraggio dello stato di attuazione dei progetti.
Conservare il Novecento. I colori del libro
Organizzato da: Soprintendenza per i beni librari e documentari dell’IBC, in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche e l’Istituto centrale di patologia del libro del Ministero per i beni e le attività culturali.
Il convegno prosegue la riflessione avviata sei anni fa sulla conservazione dei materiali librari e documentari del secolo scorso ed è articolato in due sessioni. La prima di carattere generale, coordinata da Luigi Crocetti, è dedicata a “L’editoria di genere” e prevede interventi di scrittori e docenti universitari sui libri per ragazzi, sui classici, sui libri gialli e sulla letteratura rosa, focalizzando l’attenzione sulle principali collane relative a tali generi che hanno goduto di una particolare fortuna nel ‘900. La sessione pomeridiana è sui “Principi di conservazione e tutela” e comprende l’illustrazione non solo dei principi di conservazione dell’IFLA, ma anche una riflessione sulla tematica della tutela alla luce del nuovo Codice e l’esposizione di progetti relativi alla prevenzione e conservazione dei beni librari.
Pubblicazione
Conservare il Novecento. I colori del libro , Atti del convegno nazionale, Ferrara, Salone internazionale dell'arte del restauro e della conservazione dei beni culturali e ambientali, 8 aprile 2005 :