venerdì,  2 dicembre 2022

Norma Mascellani, Segreti dal Novecento

A Bologna, dal 3 dicembre al 5 febbraio 2023, la vita e la carriera della pittrice bolognese in una mostra con oltre 100 dipinti, provenienti dal Fondo Norma Mascellani e da numerose collezioni private

Un'artista che, nella sua lunga vita (è nata nel 1909 e morta nel 2009), ha attraversato un secolo di pittura con grande vitalità. Norma Mascellani, allieva di Giorgio Morandi, detiene diversi primati, tra cui quello di essere stata la prima donna pittrice a fare una personale al Circolo della Stampa di Bologna nel 1937, accerchiata da un mondo di uomini che avevano tentato, fin dagli anni d'Accademia,  di scoraggiare il decollo delle sua carriera artistica.
La mostra ospitata nelle sale di palazzo d'Accursio fino al 5 febbraio 2023 rende omaggio alla pittrice con 110 opere provenienti dal Fondo Norma Mascellani e da numerose collezioni private. Non solo, la mostra per la prima volta ha il pregio di riunire, insieme alle opere, una ricca documentazione archivistica e soprattutto un prezioso carteggio, recentemente scoperto, che contribuisce a fare luce sulle relazioni che l’artista coltivò con gli artisti del suo tempo, come Giorgio Morandi, Alfredo Protti, Giovanni Romagnoli, Alessandro Cervellati e altri. Un notevole corpus di documenti di cui fanno parte anche incisioni, cataloghi inediti, fotografie.
Si calcola che Norma Mascellani abbia partecipato a oltre 200 mostre, dagli anni Trenta al 2009, e abbia dipinto "chilometri di tele", come soleva ricordare in età avanzata. L'esposizione presenta tre versioni del celebre "Viale Aldini", dipinto degli anni Trenta pluripremiato e iconico della sua produzione, che ha una storia singolare. Fu dipinto probabilmente nell'appartamento con vista sul viale  di un compagno di Accademia, Carlo Savoia, di cui Norma si era innamorata. Entrambi dipinsero lo stesso soggetto: Savoia ebbe anche un premio, nel 1931, per quell'opera. E qualche anno dopo anche la tela di Mascellani fu premiata.
Tra gli anni Trenta e Quaranta la pittrice partecipa a due Quadriennali di Roma (1935 e 1939) e alla biennale di Venezia, nel 1940. Già nel 1942 la critica iniziò a leggere il suo percorso artistico nel solco dell’arte di Morandi.
Nel dopoguerra Norma Mascellani arrivò ad uno stile personale che caratterizzò completamente il suo fare artistico, ma furono gli anni Sessanta a produrre una netta rottura con il passato. Nel 1962 l’artista vinse la «Stella d’Oro», il primo di una serie di riconoscimenti per la sua intensa attività di beneficenza e nel 1967 le venne conferita la più alta onorificenza nazionale: “Al Merito della Repubblica Italiana”.
Negli anni Settanta, le opere dell’artista risentirono dell’influsso di Virgilio Guidi, l’arte di Giovanni Romagnoli la spinse verso una maggiore corporeità negli oggetti, mentre quella di Giorgio Morandi verso atmosfere più rarefatte e luminose.
In mostra è ricostruita anche la vicenda delle donazioni, nel 1975, 1984 e 1986, di ben 29 opere alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna, che l'artista decise di ritirare "per protesta" nel 1995; in una lettera al Sindaco di Bologna lamenta infatti che le sue opere non sono esposte ma lasciate "in cantina". Queste opere confluirono poi in altre collezioni cittadine e della provincia, alla Collezione Lercaro, a Grizzana Morandi e a Dozza. 
Del settembre del 1995 è la sua eccezionale partecipazione alla XVI edizione della Biennale del Muro Dipinto di Dozza. A ottantasei anni Norma Mascellani realizzò una San Giorgio ad acrilico e olio su muro nella loggia del Municipio. Le foto dell’epoca restituiscono la folgorante immagine di una piccola figura anziana intenta a dipingere all’aperto, su una impalcatura.

Negli ultimi anni, ormai ultranovantenne, l’artista lottò contro gli effetti di una dolorosa artrite alle mani, che tuttavia non fermò la sua spinta creativa. Pur con difficoltà, Mascellani si consacrò alla pittura fino alla fine, arrivando a dipingere addirittura con le dita.
La mostra, a cura di Francesca Sinigaglia, è accompagnata da un catalogo. Nel corso dell'esposizione, a gennaio, è previsto un ciclo di conferenze gratuito.

La mostra è promossa dall'Associazione "Bologna per le Arti" che dal 1999, con grande successo, offre alla città esposizioni dedicate ai più importanti pittori bolognesi. 

Informazioni: 
Dal martedì alla domenica, 10 - 18.30. Chiuso il venerdì mattina e il lunedì.
Ingresso gratuito

https://www.bolognaperlearti.it/


 

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ultima modifica 2022-12-16T17:29:03+02:00
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