Il Fondo Bertolucci

Il 31 ottobre 1992 nel corso di una iniziativa pubblica appositamente organizzata, Attilio Bertolucci donava all’Archivio di Stato di Parma il primo nucleo delle sue carte, che entravano così a far parte del costituendo Archivio della Letteratura parmigiana.
Il materiale donato dal poeta era costituito da materiale eterogeneo: manoscritti su fogli sciolti, foglietti di varie dimensioni, dattiloscritti e fotocopie con annotazioni manoscritte. Una prima e importante descrizione e ripartizione tematica si deve a Paolo Lagazzi.

A studiosi e critici letterari vengono messi a disposizione documenti fondamentali per la definizione e comprensione del percorso umano e poetico di Attilio Bertolucci. Le carte donate permettono ora di registrare in maniera completa il complesso sistema delle varianti, delle annotazioni e dei ripensamenti dell’autore, ampliando in modo significativo il quadro delle relazioni interne che attraversano la sua produzione poetica.
Il materiale acquisito comprende le prose e le poesie delle principali opere di Attilio Bertolucci, da Sirio a Schizzi e abbozzi a La camera da letto. Di particolare importanza sono le carte inedite tra le quali si segnalano le poesie che precedono la pubblicazione della sua prima raccolta e le prose degli anni ’30.
Nel giugno del 1997 avviene un secondo lascito da parte di Bertolucci: al primo nucleo si affianca la corrispondenza con i maggiori letterati del Novecento e ulteriori manoscritti. Si giunge così al riordino completo di tutto il materiale acquisito e alla redazione di un apposito inventario analitico.
Rimane infine da segnalare la presenza di diversi fogli con le prove di traduzione di autori inglesi (W.B. Yeats, P.J. Toulet, W. Wordworth, J. Dryden, T. Hardy, J. Dryden, E. Waller, J. Denham).

Azioni sul documento

ultima modifica 2012-04-19T14:19:00+01:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina