Convegni
I teatri: dal restauro allo spettacolo
Le particolari problematiche poste dal restauro di edifici estremamente complessi ed articolati quali i teatri storici costituiscono il tema del convegno che l'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna ha promosso a Ferrara, in occasione del "Terzo salone dell'arte, del restauro e della conservazione". Essi costituiscono un patrimonio architettonico di grande rilievo diffuso sull'intero territorio nazionale, alla cui definizione hanno lavorato nel corso dei secoli architetti e scenografi pervenendo a quel modello largamente utilizzato anche fuori dai confini d'Italia, e appunto definito "teatro all'italiana", che nell'Ottocento raggiunse la sua massima fortuna. I teatri storici rappresentano non solo momenti di armoniosa fusione tra architettura e arti decorative ma anche complesse realizzazioni tecnologiche nelle quali l'uso di particolari materiali, quali legni, intonaci, stucchi, cartapesta, tendaggi e rivestimenti tessili, è in funzione sia di una ricercata e preziosa eleganza quanto di precise esigenze fisiche, acustiche e ottiche. I contributi qui raccolti offrono un quadro aggiornato e altamente qualificato della tematica, proponendo stimolanti analisi, riflessioni ed esempi di interventi operativi.
Pubblicazione:
Teatri storici: dal restauro allo spettacolo, a cura di Lidia Bortolotti e Luisa Masetti Bitelli, Fiesole 1997, p. 153.
Pubblico e privato al servizio dei Musei
Il convegno intende mettere a confronto due importanti leggi nazionali in materia di Beni Culturali, fino ad oggi disattese, riguardanti in particolare l'intervento del privato nella gestione dei musei.
Si tratta della legge n. 4/93 (altrimenti conosciuta come legge Ronchey) sulle 'Misure urgenti per il funzionamento dei musei statali- disposizioni in materia di biblioteche ed archivi di Stato "e la legge 512/82, sugli sgravi fiscali per chi investe nella cultura, che recita Regime Jiscale dei beni di rilevante interesse culturale 7
Entrambe le leggi verranno esaminate e messe a confronto con una terza, la legge 142/90 su ll`Ordinamento delle autonomie locali" che si pone come corrispettivo della legge Ronchey solo per quanto attiene ai capp. VII e VIII, che rende possibile la creazione di gestioni nuove e differenziate dei servizi pubblici locali a mezzo di "aziende speciali" di "istituzioni", di "società per azioni a prevalente capitale pubblico locale" e di "consorzi". Oggi più che mai, tutte queste disposizioni legislative meritano una revisione aggiornata e approfondimenti critici nuovi ed urgenti, non solo per chi opera nel settore, come le istituzioni pubbliche competenti (Soprintendenze, Regioni, Provincie e Comuni), ma anche per chi, come il privato (sponsor o impresa di servizi) ha individuato nella cultura e nell'arte una risorsa economica non trascurabile, oltreché un prestigioso veicolo di autopresentazione pubblica.