Chiedi chi era Roberto Roversi

Il 27 e 28 gennaio, all’Archiginnasio di Bologna e alle Scuole di Pieve di Cento, appuntamento in biblioteca per il centenario di nascita del poeta, drammaturgo e libraio che fu tra gli intellettuali più importanti del Novecento italiano

Cento anni fa, il 28 gennaio del 1923, nasceva a Bologna Roberto Roversi, uno degli intellettuali più importanti del secondo Novecento italiano, amico e collaboratore diretto di molti dei più valenti scrittori, da Pasolini a Fortini, da Sciascia a Sereni, da Calvino a Vittorini.
Libraio antiquario di professione, Roversi è stato poeta, corsivista, narratore, drammaturgo, critico letterario, paroliere, ha fondato e diretto le riviste “Rendiconti” e “Officina” (con Pasolini e Leonetti) e ha scritto testi per tre album di Lucio Dalla entrati nella storia della canzone italiana: “Il giorno aveva cinque teste”, “Anidride solforosa” e “Automobili”.
Dopo aver dato alle stampe opere di poesia, narrativa e teatro per editori del calibro di Mondadori, Einaudi, Feltrinelli e Rizzoli, all’inizio degli anni Sessanta decide di difendere la sua indipendenza e autoprodursi, diffondendo i propri lavori attraverso la sua libreria “Palmaverde” o affidandoli alle cure di piccoli editori.

Due appuntamenti pubblici segnano il centenario sotto il titolo “Chiedi chi era Roberto Roversi”: entrambi gli eventi sono promossi dalle Edizioni Pendragon, che fin dagli anni Novanta del secolo scorso hanno pubblicato volumi del poeta e accolto collane da lui ideate e dirette, e che oggi mettono i suoi scritti a disposizione di tutti attraverso un portale e una pagina social dedicata.

La prima iniziativa, in programma venerdì 27 gennaio alle 17:30 nella Sala Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio a Bologna, propone una doppia presentazione della vita e delle opere di Roversi, facendo ascoltare brani audio provenienti da un archivio sonoro di interviste da lui rilasciate alle radio tra gli anni Ottanta e il Duemila e presentando, a seguire, le testimonianze di chi non l’ha conosciuto direttamente ma l’ha scoperto dopo la sua morte, avvenuta nel 2012: un gruppo musicale, un regista, un organizzatore di cultura e un incisore.

Il secondo appuntamento è sabato 28 gennaio alle 11 nell’Auditorium delle Scuole, il polo culturale che nel 2021 ha unito la Biblioteca e la Pinacoteca di Pieve di Cento nell’edificio scolastico di primo Novecento riportato a nuova vita dopo il sisma del 2012 e che conserva una parte dell’archivio del poeta.

Portale / Roberto Roversi

Regione Emilia-Romagna / Settore Patrimonio culturale/ Aperture e nuovi spazi / “Le Scuole” di Pieve di Cento

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ultima modifica 2023-01-25T13:26:58+02:00
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