"Ovunque si respira il Guercino”: tutte le occasioni per scoprirlo
Le sue opere sono disseminate nei musei di tutto il mondo, ma è a Cento (FE), città che gli diede i natali nel 1591, che troviamo la maggiore concentrazione di opere di Giovanni Francesco Barbieri, più noto con lo pseudonimo de Il Guercino. Il nostro viaggio alla scoperta di questo grande maestro del barocco parte dalla Pinacoteca di Cento, recentemente riaperta al pubblico, che, fino all'Epifania garantisce l'ingresso gratuito alle sue sale che conservano un numero impressionate di opere dell'artista: 16 pale d'altare e quadri, 20 affreschi staccati e 11 disegni, tra cui capolavori come La cattedra di San Pietro, Cristo risorto appare alla Madre, La Madonna con Bambino benedicente, e anche grazie ai prestiti di due importanti realtà come la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento (nove opere, tra cui il primo affresco realizzato dal giovane Guercino, che raffigura la Madonna di Reggio, ovvero la Madonna della Ghiara) e Credem Banca (sei opere, tra cui il Matrimonio mistico di Santa Caterina, capolavoro giovanile del pittore centese). Un'occasione assolutamente da non perdere.
La riapertura della Pinacoteca civica di Cento, completamente rinnovata dopo i danni subiti dal sisma del 2012, è l'evento clou di una serie di mostre e visite guidate (gli Itinerari Guerciniani) organizzati in tutta la regione.
L'8 febbraio 1591 Guercino fu battezzato nella Collegiata di San Biagio a Cento. Per festeggiarlo il Comune organizza dall'8 all'11 febbraio una serie di iniziative culturali e turistiche:
Buon compleanno Guercino! Il programma
A Bologna, fino al 25 febbraio 2024, la Pinacoteca Nazionale ospita Guercino nello studio, una mostra che fa luce sulle straordinarie doti tecniche, imprenditoriali e organizzative del maestro centese, rivelando i segreti della sua azienda/bottega, attiva prima a Cento poi a Bologna, e il ruolo in essa dei collaboratori, grazie anche a inedite testimonianze d'archivio. Per l'occasione sono organizzate visite guidate e attività per le famiglie.
Prosegue il progetto di approfondimento sulla mostra ‘Guercino nello studio’ della Pinacoteca nazionale di Bologna. "A regola d'Arte" è il ciclo di video dedicati ai capolavori del Maestro barocco disponibili su "Lapida TV". Si tratta di una presentazione del progetto espositivo a cura della direttrice della Pinacoteca, Maria Luisa Pacelli, e di quattro video-pillole che approfondiscono i capolavori del Maestro:
A regola d'Arte - Lepida TV
La città di Bologna ha anche predisposto una brochure dedicata agli itinerari guerciniani tra musei, chiese e palazzi, dal titolo "Le vie del Guercino" tar Bologna e provincia. Tutti gli appuntamenti sul sito di Bologna welcome.
Brochure "Le vie del Guercino" (664.41 KB)
Alla Pinacoteca Civica "Le Scuole" di Pieve di Cento (BO), si può visitare invece il riallestimento della sala dedicata al Guercino e ai suoi allievi con l’esposizione del ciclo di dieci affreschi rappresentanti il tema di Rinaldo e Armida, ispirato alla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, parte degli affreschi realizzati dal maestro centese e dalla sua scuola tra il 1615 e il 1617 presso Casa Pannini a Cento. Sulle pareti della Camera di Venere di Casa Pannini, erano raffigurate nove Storie di Rinaldo e Armida e una figura femminile in atto di suicidarsi appoggiandosi su una spada, che Guercino riprenderà molto più tardi in un primo studio per il quadro romano Morte di Didone eseguito nel 1631 per il Cardinale Spada. Le scene erano raffigurate all’interno di un fregio che rappresentava finte architetture e figure purtroppo andato perduto durante il distacco eseguito a fine ‘800 dal pievese Giovanni Rizzoli che permise però il recupero di 140 dipinti che furono trasferiti su tela per ragioni conservative. Gli affreschi recuperati furono poi donati nel 1945 alla Pinacoteca Civica di Cento dove sono tutt’ora conservati. Anche in questo caso non mancano conferenze, visite guidate e incontri, disponibili sul sito della Pinacoteca.
La città di Rimini ha organizzato due visite guidate a gennaio (il 13 e il 27, alle ore 17), dal titolo "Un viaggio artistico alla scoperta del Guercino a Rimini", accompagnati dal direttore del Museo della città, Giovanni Sassu. Al centro delle visite ci sarà la grande tela raffigurante San Girolamo, dipinta nel 1641 per la chiesa omonima e tuttora proprietà della Confraternita di San Girolamo, che sarà posta in dialogo con le altre opere guerciniane e le tele seicentesche presenti nella collezione del Museo della città Luigi Tonini.
La città di Reggio Emilia ha organizzato venerdì 19 gennaio 2024 alle ore 18.30 presso la Biblioteca delle Arti (piazza della Vittoria, 5) l’incontro “Guercino e Reggio Emilia” con la partecipazione di Lorenzo Lorenzini (direttore della Civica Pinacoteca di Cento "Il Guercino"), Angelo Dallasta, (direttore Ufficio Beni Culturali e Nuova Edilizia di Culto, Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla), Odette d'Albo (Conservatrice delle collezioni d'arte del Credito Emiliano) e Maria Montanari (Musei Civici di Reggio Emilia). Dopo i grandi riconoscimenti romani ottenuti con la decorazione del Casino Ludovisi e con la grande pala del “Seppellimento di Santa Petronilla” per la Basilica di San Pietro, il Guercino rientra a Cento, sua città natale: la ricca borghesia reggiana, desiderosa di ottenere opere per il decoro di cappelle di famiglia ed edifici sacri, riconosce nel Guercino la mano di un grande artista e non tarda a elargire importanti commesse.
È in questo clima di fervore culturale, compartecipe delle radici emiliane ed estensi dello stile maturo del Guercino, che giungono a Reggio Emilia tra il 1624 e il 1632 una serie di opere del pittore: dall’imponente “Crocifissione” della Basilica della Ghiara ai tre dipinti della cappella Fiordibelli nel Duomo (due dei quali ora a Toulouse e Rouen), al disperso “Martirio di San Giacomo maggiore” nella chiesa benedettina di San Pietro, all'”Annunciazione” nell'oratorio dell'Invenzione della Santa Croce (ora a Sarasota) cui seguiranno il “San Luca che mostra il dipinto con la Vergine” (già nella chiesa di San Francesco e ora a Kansas City), e il “Sant'Apollinare” della chiesa di Sant'Agostino.Solo a parziale risarcimento delle tante opere disperse o espatriate ed attualmente conservate in musei stranieri, Reggio Emilia si è arricchita di un’importante quadro attualmente conservato presso la collezione d’arte del Credito Emiliano, una bellissima “Sibilla Cumana” databile intorno al 1640.
Un Viaggio Artistico tra Musei e Chiese dell'Emilia-Romagna, alla scoperta del Guercino e delle sue opere, è quello che propone il sito "emiliaromagnaturismo", e non è un caso, visto che Guercino trascorse gran parte della sua vita in Emilia-Romagna, realizzando molti dei suoi lavori per committenti locali. Il sito propone anche una serie di "Itinerari Guerciniani: Alla Scoperta dei Paesaggi di Guercino": i paesaggi che il pittore emiliano dovette vivere in prima persona e che giocoforza finirono per influenzare il suo immaginario artistico.Tra questi vi è sicuramente la Rocca di Cento, che il Guercino conosceva molto bene tanto da riprodurla in molte sue opere.
Buon viaggio!
Siti web per approfondire:
www.guercinoacento.it
www.civicapinacotecailguercino.it
www.bolognawelcome.com/it/informazioni/guercino
www.pinacotecabologna.beniculturali.it
Guercino su "PatEr-Catalogo regionale del patrimonio culturale":
Musei che ospitano opere del Guercino
Schede di opere del Guercino nei musei dell'Emilia-Romagna