venerdì,  5 maggio 2023

Il Canale Emiliano Romagnolo nello sguardo di Enrico Pasquali

Alle Nuove Officine della Cultura di Medicina, progetto finanziato con risorse PNRR, un omaggio al fotografo nel centenario della nascita. Dal 6 maggio all'11 giugno 2023

I locali delle ex Officine di Modena, il cui restauro e recupero complessivo è finanziato con risorse del PNRR per un importo di 4,5 milioni di euro, saranno dedicati alla cultura e all’archivio, salvaguardando il patrimonio storico e artistico comunale. Il progetto di restauro delle Nuove Officine della Cultura è presentato in occasione dell'apertura della mostra "Il Canale Emiliano Romagnolo nello sguardo di Enrico Pasquali" (sabato 6 maggio 2023, ore 11), omaggio al fotografo nel centenario della nascita.

La mostra
L'esposizione documenta lo sguardo di Enrico Pasquali sul grandioso cantiere del Canale Emiliano Romagnolo. Pasquali fotografa dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta le maestranze, i progettisti ed i tecnici, i materiali e le opere ingegneristiche. Degli oltre mille scatti effettuati dal fotografo la selezione esposta, con molti inediti, documenta la realizzazione di una delle più importanti opere idrauliche italiane del XX secolo.
Anche le video interviste ai dipendenti assunti negli anni Cinquanta, quando i lavori di costruzione e l’attività di sperimentazione hanno preso il via, sono documenti fondamentali per comprendere la storia del nostro territorio e di un’opera idraulica indispensabile per l’economia produttiva della Regione quale è il Canale Emiliano Romagnolo.
La mostra, promossa dal Comune di Medicina in collaborazione con il CER, si inserisce in un programma di Celebrazione del Centenario della nascita di Enrico Pasquali, che si concluderà nell’autunno/inverno con un ulteriore evento espositivo nel Comune di Castel Guelfo.

L’esposizione a ingresso gratuito sarà visitabile dal 7 maggio al 11 giugno 2023, sabato dalle ore 10 alle ore 13 e domenica dalle ore 10 alle ore 16.30 presso le Nuove Officine della Cultura in via Licurgo Fava 591, Medicina (BO). Intorno alla mostra un calendario di appuntamenti in occasione della "Settimana della bonifica e della irrigazione" (13-21 maggio 2023). Il programma in allegato

Pieghevole della mostra con il programma degli eventi (pdf2.45 MB)

Enrico Pasquali nasce nel 1923 a Castel Guelfo di Bologna: è figlio di mezzadri, terzo di cinque fratelli. Quando la famiglia viene sfrattata, si trasferisce a Medicina. A dodici anni inizia a lavorare come fattorino e aiuto tipografo. Al rientro dalla guerra si adatta ad ogni tipo di lavoro e nel 1947 inizia con la fotografia, sia come ambulante, sia sperimentando la professione in occasione di comunioni, cresime e matrimoni. Fotografa anche manifestazioni sindacali e bracciantili, di questo periodo le notissime immagini delle mondine e della vita delle classi più povere. Collabora con la stampa e in particolare i quotidiani “L’Unità” e “Avanti”, i settimanali "Vie Nuove", "Noi Donne" e "Lavoro" e il mensile "Regione Emilia-Romagna". In seguito riceve incarichi per la documentazione di cantieri, opere pubbliche e monumenti dalla Provincia di Bologna, dalla Camera del Lavoro e dalla Cooperativa Selciatori, Posatori e Scalpellini e dal Canale Emiliano Romagnolo. Il primo riconoscimento per la sua carriera arriva negli anni Ottanta, quando le sue immagini iniziano ad essere esposte in mostre in Italia e all’estero. Scompare il 13 settembre 2004 a Bologna.

Le "Nuove Officine della Cultura"
I quattro capannoni in pietra rossa delle Nuove Officine della Cultura, che con la loro austera mole si ergono ancora oggi con fierezza, quasi come una cattedrale della terra, sono stati costruiti dalla Cooperativa Lavoratori della Terra tra gli anni 1920 e 1921, e sono divenuti di proprietà del Comune di Medicina. Nella loro riqualificazione si intende riunire tutto il patrimonio storico, artistico e archivistico comunale, salvaguardando il valore architettonico e il significato simbolico dell’edificio. Le Officine rappresentano infatti un capitolo significativo nella storia economica e sociale del territorio medicinese. Accanto si trova la Camera del Lavoro che preserva il dipinto a tempera realizzato dal pittore Aldo Borgonzoni nel 1948 per ornare il nuovo salone, che pur non collocato nell’edificio oggetto di recupero, rappresenta un punto di interesse.

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