martedì,  10 ottobre 2023

A Bologna "Guercino e i suoi allievi"

Le Collezioni Comunali d’Arte omaggiano il grande maestro della pittura barocca, in vista dell'attesa riapertura della Pinacoteca “Il Guercino” di Cento, prevista per il 25 novembre 2023

Bologna celebra il maestro della pittura barocca Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666) con un omaggio che si inserisce all'interno di un ricco calendario di eventi che culmineranno con l'attesissima riapertura al pubblico della Civica Pinacoteca “Il Guercino” di Cento, prevista il 25 novembre 2023, chiusa dal 2012 a causa dei danni subiti dal terremoto. Tra gli eventi organizzati anche la mostra Guercino nello studio dal 28 ottobre alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, e il nuovo allestimento della sala dedicata al maestro alla Pinacoteca di Pieve di Cento che sarà inaugurato il 3 dicembre.  

Le Collezioni Comunali d'Arte di Bologna propongono un progetto espositivo che prende in esame la produzione delle ‘teste di carattere’ e dei ritratti del Guercino, oltre ad uno sguardo sulla fama dell'artista.
La mostra a cura di Silvia Battistini, allestita nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d'Arte dall’8 ottobre al 26 novembre 2023, prende spunto da alcune opere conservate nel museo, e in particolare dalla pregevole replica seicentesca di un quadro del maestro, raffigurante San Giovanni Battista in carcere tentato da Salomè, iconografia rara, ma di cui Guercino realizzò sei versioni molto simili.

L’attenta descrizione del volto di Salomè, che esibisce un’acconciatura riccamente ornata, e la pungente espressione dello sdegnato San Giovanni rimandano alla pratica delle ‘teste di carattere’. Era infatti comune tra gli artisti del passato partire dallo studio dal vero di un modello, indagarne pose ed espressioni, fino a creare un volto tipologico da utilizzare in differenti generi di composizioni, religiose o profane: la cosiddetta ‘testa di carattere’.

Da qui nasce lo spunto per mettere a confronto opere eseguite in epoche diverse della sua carriera, nelle quali i soggetti hanno fisionomie così connotate da presentarsi come ‘teste di carattere’: la Trinità (1616) e la Lucrezia (1644 ca.) di proprietà di UniCredit Art di Palazzo Magnani a Bologna, il già citato San Giovanni Battista (1630 ca.) delle Collezioni Comunali d’Arte.

La distanza cronologica dei due quadri documenta come Guercino ricorse a tale metodo di lavoro durante tutta la sua carriera. Nella Trinità lo scorcio ardito del volto del Padre Eterno rivela uno studio dal vero, appena stemperato dall’attributo della fluente barba grigia. Nel caso di Lucrezia la tipizzazione del viso è accentuata dalla vicenda conservativa del quadro: fu ritagliato da un dipinto più ampio e privato degli elementi che facilitavano il riconoscimento del soggetto. Il volto decontestualizzato della giovane donna poteva di conseguenza adattarsi alla rappresentazione sia di un’eroina sia di una santa.

A queste opere si aggiunge l’esposizione di ritratti realizzati da collaboratori e allievi delle generazioni successive, tra i quali si distinsero i fratelli Benedetto il Giovane (Cento, 1633 – Bologna, 1715) e Cesare Gennari (Cento, 1637 – Bologna, 1688), nipoti del Guercino, figli di Ercole e di Lucia Barbieri, sorella di Giovanni Francesco. Il genere del ritratto era molto richiesto nel passato per essere esibito sia in contesti pubblici che privati, con lo scopo di celebrare o tramandare la memoria di un familiare o di una persona illustre. I ritratti ufficiali erano solitamente a figura intera e quasi a grandezza naturale, dipinti in un’ambientazione che aiutava a definire il ruolo dell’effigiato. Più diffusi erano i ritratti a mezzo busto, adatti sia a rendere omaggio agli antenati sia a ricordare persone care.

Questo genere pittorico era particolarmente importante per le giovani donne, in quanto i quadri in cui erano ritratte in ornamenti e abiti alla moda servivano a presentarle nel loro ambiente sociale.

In mostra di  Benedetto Gennari il Giovane il Ritratto di fanciulla (Ippolita Obizzi?) (1692 ca.) delle Collezioni Comunali d’Arte, e del fratello Cesare Gennari, Ritratto di Dorotea Fiorenza Saccenti (1660 ca.) e Ritratto di Francesco Maria Dal Sole (1665 ca.) dell’ASP Città di Bologna: La Quadreria di Palazzo Rossi Poggi Marsili. Inoltre, con tre opere conservate alle Collezioni Comunali d’Arte, si dedica una sezione alla fama raggiunta dai dipinti del Guercino: il San Girolamo penitente, di un suo stretto collaboratore ed emulo come Bartolomeo Gennari, proveniente dalla collezione di Agostino Sieri Pepoli; le copie settecentesche di piccolo formato della celebre Vestizione di San Guglielmo - il cui originale si trovava dal 1620 nella chiesa di San Gregorio e Siro a Bologna -, probabilmente entrato nelle collezioni pubbliche grazie al lascito di Luca Sgarzi nel 1850, e della Flora, proveniente dalla collezione di Pier Ignazio Rusconi, tratto dal dipinto commissionato nel 1642 dal riminese Giovanni Orio e oggi conservato a Roma a Palazzo Rospigliosi.


Info:
Guercino e i suoi allievi. Dalle ‘teste di carattere’ ai ritratti
mostra promossa da
Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio | Piazza Maggiore 6, Bologna

Orari di apertura

Martedì, giovedì 14.00-19.00
Mercoledì, venerdì 10.00-19.00
Sabato, domenica e festivi 10.00-18.30
Chiuso: lunedì non festivi
www.museibologna.it/arteantica

"Itinerari Guerciniani" a Bologna:
Oltre alla mostra "Guercino e i suoi allievi", i musei di Bologna propongono percorsi, esposizioni e attività:
 - Al Museo Civico Medievale  "Gli scultori nell’età di Guercino: Alessandro Algardi e Gian Lorenzo Bernini"
 - Al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini "La fortuna di Guercino nell’età napoleonica"
 - Alla Chiesa San Girolamo della Certosa  "Alla ricerca del Guercino perduto"
 - Dal 14 ottobre 2023: Alla scoperta del Guercino con Genus Bononiae (Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna | Chiesa di San Giovanni in Monte | Palazzo Talon Sampieri)
 - Al Museo internazionale e biblioteca della musica, dal 7 novembre, La musica “ritrovata” di Guercino. La perduta Camera della musica nelle carte di Padre Martini
 - Ricostruzione virtuale della Chiesa di Gesù e Maria a Porta Galliera

Tutti i dettagli nell' allegato:
"Itinerari Guerciniani" a Bologna (pdf426.28 KB)

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-10-12T13:11:28+02:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina