giovedì,  4 maggio 2023

Come un’onda, come in volo. 100 cavalli per Francesco Baracca (1923-2023)

A Lugo una mostra intreccia storia, mito e arte a partire da due importanti centenari connessi alla figura dell’aviatore lughese: la fondazione dell’Aeronautica Militare e la prima vittoria automobilistica di Enzo Ferrari a Ravenna, entrambi del 1923. Dal 6 maggio al 24 settembre 2023

Sono due centenari - la fondazione dell'Aeronautica Militare e la prima vittoria di Enzo Ferrari al circuito del Savio di Ravenna, entrambi nel 1923, a offrire l'occasione per riparlare della figura chiave dell’eroe e dell’uomo Francesco Baracca, ripercorrendo la storia, prima di tutto visiva, del celebre cavallino rampante adottato e reso celebre dall’Asso lughese dell’aviazione italiana.
E del cavallino, simbolo ed insegna dell’Asso dei cieli, la mostra ne svela origini e sviluppi, tracciando un mappa che mette al centro l’immagine e le molteplici  rappresentazioni del cavallo, e del suo antico rapporto con l’uomo, attraverso una sorta di grande atlante e linea del tempo che si ramifica fino ai nostri giorni aprendosi infine alle arti visive contemporanee. 

Fino all’invenzione della ferrovia, e poi dell’automobile, il cavallo rappresenta, sulla terra, lo spostamento e la velocità. La possibilità e la misura del viaggio. Il superamento dei confini e delle frontiere. L’incontro con l’altro. Ma anche la guerra. Dai cavalieri e uomini d’arme del Rinascimento alla solitudine del cowboy nell’epopea western.
Il cavallo è eleganza. Prestigio e velocità. Simbolo di coraggio. Ma anche demone e presagio. Attraverso la sua presenza costante e ininterrotta nel fiume delle rappresentazioni che si susseguono nei secoli, parliamo anche dell’uomo e dei suoi mondi, dei suoi modi di pensare e vedere, della storia e del progresso. Dei nostri sogni e della guerra. Degli amori e delle sconfitte. Della natura, delle arti e del tempo. 

La mostra si articola in una successione di stanze tematiche e si apre con un atlante fotografico composto da cento riproduzioni di cavalli provenienti dalla storia dell’arte e immagini relative al rapporto quasi simbiotico uomo-cavallo. Segue la sezione "Francesco a cavallo", una raccolta di lettere autografe, e di fotografie provenienti dai fondi del Museo, che testimoniano di un amore, quello per i cavalli, che accompagna Baracca lungo tutto il corso della sua esistenza.
L’origine del cavallino rampante di Baracca, dalle sue stesse parole, è debitrice di quello che compare nello stemma del II Reggimento Piemonte Reale, prestigioso e antico reparto del Regio esercito a cui l’ufficiale di cavalleria viene assegnato terminata l’Accademia militare di Modena. Il cavallino rampante dell’Asso dei cieli fa la sua comparsa sulla fusoliera del suo aereo nel 1917 e diventerà suo emblema e insegna invincibile.

"Da Baracca a Ferrari": la sezione racconta la storia del famoso passaggio di consegne da parte della madre Paolina Biancoli al giovane pilota Enzo Ferrari che, nelle sue memorie, fa coincidere questo incontro con la sua prima vittoria automobilistica al circuito del Savio a Ravenna, nel 1923.

Una sala è dedicata al centenario dell’Aeronautica Militare fondata il 28 marzo del 1923 cinque anni dopo la morte dell’aviatore lughese; Aeronautica che individua nella sua figura e memoria una sorta di fondatore, modello ed esempio tutt’ora presente, dal logo del cavallino che ricorre sugli stemmi del Quarto Stormo Grosseto e Stormo Baracca Grazzanise, a intitolazioni, ricerche e pubblicazioni che omaggiano l’Asso degli assi. 
La sezione "Cavalli nel secolo breve" propone undici artisti del Novecento tra dipinti e disegni provenienti da collezioni private e musei (Luigi Annibale Bergamini, Alessandro Bruschetti, Gian Carozzi, Gino Croari, Vittorio Guaccimanni, Marino Marini, Enzo Morelli, Claudio Neri, Domenico Rambelli, Orazio Toschi, Mario Schifano).

Segue un focus su Baracca e Boccioni: a partire da lettere, documenti e dalla copertina della “Musica Futurista” di Francesco Balilla Pratella disegnata da Umberto Boccioni - materiali conservati e provenienti dalla biblioteca Trisi di Lugo nel Fondo Pratella - a cui si affiancano documenti provenienti dal Museo, si propone un parallelo che accosta queste due figure luminose, entrambi uomini d’azione amanti della velocità. Entrambi pionieri ed esponenti di un’avanguardia, capaci di spostare i limiti più in là, e vedere più lontano grazie a sogni, determinazione e ossessioni.

"Cavalli selvaggi" è la sezione che chiude la mostra: coinvolti 53 artisti contemporanei con ventitrè dipinti (Alessandro Aprile, Cesare Baracca, Giovanni Blanco, Francesco Bocchini, Lorenza Boisi, Michele Bubacco, Chiara Calore, Luca Coser, Rudy Cremonini, Barbara De Vivi, Lorenzo Di Lucido, Gabriele Ermini, Francesco Levoni, Letizia Lucchetti, Paolo Maggis, Enrico Minguzzi, Alessandro Miotti, Denis Riva, Chris Rocchegiani, Giulio Saverio Rossi, Nicola Samorì, Davide Serpetti, Enrico Tealdi); ventotto disegni (Nicola Alessandrini, Marco Bongiorni, Jacopo Casadei, Mirko Baricchi, Cesare Biratoni, Andrea Bruno, Valeria Carrieri, Matteo Giuntini, Domenico Grenci, Andrea Grotto, Giuliano Guatta, Giovanni Lanzoni, Filippo La Vaccara, Filippo Maestroni, Martoz, Dario Molinaro, Matteo Nuti, Lucia Nanni, Ilaria Piccirillo, Ettore Pinelli, Gio Pistone, Marco Salvetti, Alessandro Saturno, Giulia Sensi, Marta Sesana, Michelangelo Setola, Arianna Zama, Alberto Zamboni); una scultura di Andrea Salvatori e una fotografia di Luca Nostri.

La mostra, ospitata nel Palazzo Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo (Piazza Baracca 24), è l'esito di un progetto di Massimiliano Fabbri con la collaborazione di Giulia Garuffi e Giorgio Martini. Fino al 24 settembre 2023.

Per tutte le informazioni:
https://www.museobaracca.it/come-unonda-come-in-volo-1923-2023-100-cavalli-per-francesco-baracca/

 



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ultima modifica 2023-05-11T17:08:36+01:00
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