giovedì,  2 novembre 2023

Carlotta Gargalli (1788-1840). Una pittrice bolognese nella Roma di Canova

Al Museo Ottocento Bologna una mostra omaggia la prima donna a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Bologna sul finire del “secolo dei Lumi”. Prorogata fino al 25 febbraio 2024

Il Museo Ottocento Bologna punta i riflettori sulla vita e l'opera della pittrice bolognese Carlotta Gargalli (1788 - 1840) con un'esposizione che presenta circa venti opere tra le migliori della pittrice felsinea, e altre di artisti coevi - alcune anche inedite e restaurate dal Museo Ottocento Bologna - provenienti da diverse istituzioni: Pinacoteca Nazionale di Bologna, Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Accademia di Belle Arti di Bologna, Gallerie degli Uffizi, Firenze e da collezioni private.
A queste è affiancata una selezione di documenti d’epoca in prestito dall’Archivio Storico dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. 

Carlotta Gargalli nasce nel 1788 a Bologna, “figlia d’arte”: il padre è Filippo Gargalli, abile ritrattista con cui la giovane inizierà a studiare. Nel 1804 si iscrive ai corsi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, nata in seguito alla soppressione dell’Accademia Clementina. Risulta così la prima donna iscritta all’Accademia e a frequentarne le lezioni. Nel 1811, su interessamento di Antonio Canova, ottiene il privilegio, a quel tempo impensabile per una donna, di studiare a Roma con una sovvenzione statale. Rimane nella città eterna fino al 1815, frequentando gli ambienti dell’Accademia del Regno italico (1812-1815), istituzione presieduta dal diplomatico Giuseppe Tambroni sotto la supervisione di Canova, dove si raccolgono gli artisti e gli studenti più brillanti provenienti dalle accademie d’arte di Venezia, Bologna, Milano. Gargalli ritorna poi a Bologna, inaugurando un periodo di lavoro intenso, durante il quale produce ritratti, soggetti sacri e copie dei capolavori della Pinacoteca Nazionale. Nel 1821, anno delle nozze con il medico Carlo Luigi Rovinetti, Gargalli è già un’artista affermata, tanto da essere definita l’«Elisabetta Sirani dei nostri giorni». Nei decenni successivi la sua attività rallenta, minata anche da gravi lutti famigliari (la morte del marito e della figlia), per poi terminare definitivamente nel 1840, l’anno della sua morte. In un opuscolo del 1841, a significare la straordinaria emancipazione di questa donna, viene segnalato che la pittrice detiene un «Gabinetto di quadri», che gestisce a Roma in via del Corso 63. La vita di Carlotta Gargalli è stata raccontata nel romanzo «L’allieva di Canova» di Ilaria Chia, Damster Edizioni, 2022.

La mostra, a cura di Ilaria Chia e Francesca Sinigaglia, inaugura una serie di monografiche dedicate alle pittrici emiliane ed è accompagnata da un una monografia bilingue (italiano/inglese), la prima pubblicata su Carlotta Gargalli, a cura di Ilaria Chia e Francesca Sinigaglia, con le immagini di tutte le opere esposte, i saggi critici di Francesca Sinigaglia, Ilaria Chia, Maria Romeo e le schede di Orfeo Cellura, Ilaria Chia, Federico Piscopo e Francesca Sinigaglia.

Informazioni:
orari di apertura: tutti i giorni, 10-19
tel. 051 498 9511 | info@mobologna.it 
mobologna.it

 

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ultima modifica 2024-01-25T19:28:18+02:00
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