venerdì,  9 giugno 2023

Bologna fotografata: persone, luoghi, fotografi

A Bologna, nel Sottopasso di Piazza Re Enzo, un percorso cronologico che va dalla fine dell’Ottocento ai primi anni Novanta del Novecento, con il lavoro degli studi fotografici che nei decenni hanno costruito l’immagine della città. Fino al 28 gennaio 2024

Ritorna "Bologna Fotografata" , come già titolava la prima mostra allestita nel 2017, ma questa nuova edizione è completamente rinnovata. “La narrazione di questa nuova esposizione – racconta il curatore Giuseppe Savini –, è differente. All’esperienza nata in quell’occasione si è affiancata la possibilità di disporre di nuovi fondi fotografici acquisiti recentemente dalla Cineteca di Bologna; a essi vanno aggiunti i tanti archivi pubblici e privati che, grazie alle collaborazioni attivate per la realizzazione del portale www.bolognafotografata.com, ci hanno fatto scoprire inediti sguardi sulla città. Una visione dunque più ampia, più corale e anche più composita. Un nuovo racconto compiuto utilizzando i ritratti, le foto di cronaca, le immagini pubblicitarie, le schede della questura, gli album di famiglia e molto altro, nella convinzione che ognuno di questi documenti potesse avere, a suo modo, la capacità di aggiungere una piccola ma significativa parte alla storia di Bologna. A fianco delle immagini iconiche, rimaste a scandire i tempi storici del racconto, è rappresentata una quotidianità fotografica della città composta da facce e da angoli di strade, da pose e da interni casalinghi. Abbiamo voluto che fossero le immagini a raccontarci la storia, senza che apparissero come mere illustrazioni di un racconto già dato; ed è per questo che un’attenzione particolare è riservata a coloro che hanno realizzato questo grande archivio della città, i fotografi, con le loro più differenti attitudini, capacità e intenzioni. Lasciamo dunque a loro il compito di suggerirci le ragioni e i modi che li portarono a scegliere come e quale Bologna fotografare”.

La mostra, promossa da Cineteca di Bologna, Comune di Bologna, Ministero della Cultura e Regione Emilia-Romagna, si muove su un doppio binario: da un lato, segue un percorso cronologico che va dalla fine dell’Ottocento ai primi anni Novanta del Novecento, con gli ultimi scatti prima dell’avvento della fotografia digitale; dall’altro lato, seguiamo questo percorso attraverso il lavoro degli studi fotografici che nei decenni hanno costruito l’immagine della nostra città, fin dal pioniere Pietro Pioppi, pittore paesaggista passato alla fotografia, titolare di uno degli studi più importanti della seconda metà dell’Ottocento. Ci muoviamo così dalla Bologna dell’Età unitaria, con le sue mura e i suoi canali verso la Grande guerra e la figure del sindaco Zanardi e la creazione dell’Istituto Rizzoli per la riabilitazione dei feriti; l’epoca fascista e il tragico di occupazione nazista dal 1943-1945, fino alla Liberazione del 21 aprile 1945; gli anni del Boom con Dozza e Dossetti; gli anni della contestazione; la bomba del 2 agosto 1980; per chiudere con gli ultimi 15 anni di fotografia analogica, dal 1980 al 1994. Depositata in previdenti archivi, la storia di Bologna si offre ai nostri sguardi. Come il sottopasso che ospita questa mostra, costruito, aperto, chiuso, dimenticato, riaperto: una metafora della memoria.

Per tutte le informazioni:
Sito web della Cineteca di Bologna

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ultima modifica 2023-08-03T14:26:23+02:00
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