giovedì,  2 febbraio 2023

Aldo Mondino. Impertinenze a Palazzo

Fino al 10 aprile, a Bologna, quindici opere del maestro dialogano con lo storico palazzo Boncompagni, dove nacque e visse Ugo Boncompagni, futuro Papa Gregorio XIII, fino all'elezione al soglio pontificio nel 1572

A palazzo Boncompagni a Bologna, fino al 10 aprile 2023, una mostra presenta una quindicina di lavori di grandi dimensioni dell'artista torinese, scomparso nel 2005, particolarmente significativi della sua poetica.
Aldo Mondino, nato nel 1938, si trasferì a Parigi, dove tra il 1959 e il 1961 seguì i corsi di Heyter all’Atelier 17, all’Ecole du Louvre, il corso di mosaico tenuto da Gino Severini, poi a Torino e Roma. E' stato un grande viaggiatore, in particolare in Medio Oriente, dal Marocco alla Palestina, e in India ed ha esposto in musei di grandi città americane, New York e Chicago, ed europee, Parigi, Londra, Vienna e Ginevra.

I lavori qui esposti sono stati scelti dalla curatrice, Silvia Evangelisti, in ragione del loro rapporto con la straordinaria sede espositiva e a testimonianza della grande inventiva e qualità delle opere. E' messa in luce la capacità di Mondino di scegliere in modo geniale ed eterogeneo i materiali dei suoi lavori, da quelli tradizionali come la pittura o il bronzo (significativo in mostra Viola d’amore del 1985 e Gerusalemme del 1988), a quelli più stravaganti, come Scultura un corno del 1980, colonna a forma di corno composta da tre elefanti in cioccolato, fino a The Byzantine Word del ‘99, tavola di 190x240 cm realizzata con innumerevoli cioccolatini dagli involucri multicolori come “anomale” tessere di una grande mosaico.
Nella sala principale di Palazzo Boncompagni, la Sala delle udienze papali, pende dal soffitto Jugen Stilo, lampadario realizzato con penne biro Bic per la personale di Mondino alla Biennale di Venezia del 1993, mentre all’interno del grande camino, è collocato Trofeo del 1996, due gambe femminili divaricate in bronzo e vetro. Al centro della stessa sala lo straordinario Mekka Mokka del 1988, grande tappeto di chicchi di caffè di diverso colore (a diverso stadio di tostatura) offerto da EssseCaffè. Completano la mostra una serie di opere esposte nella Loggia e nelle due sale interne di palazzo Boncompagni.
L’esposizione, organizzata dalla Fondazione Palazzo Boncompagni in collaborazione con l’Archivio Aldo Mondino, è accompagnata da un catalogo edito da Pendragon che contiene un ironico “Aldo Mondino intervistato da Maurizio Cattelan. Scelsi l’altra strada” e l’“Aldobiografia” scritta dall’artista stesso. 

Informazioni:
https://palazzoboncompagni.it/

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ultima modifica 2023-02-02T17:28:12+02:00
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