martedì,  29 marzo 2022

Sul confine

Sabato 2 aprile a Lugo (RA) nuovo appuntamento della rassegna "Immagini dalle campagne dell’Emilia-Romagna. Mostre, laboratori fotografici, conversazioni sul paesaggio rurale"

Sabato 2 aprile 2022, alle ore 18, nella Sala Estense della Rocca a Lugo (RA), in Piazza Garibaldi 2, si tiene un nuovo appuntamento della rassegna "Immagini dalle campagne dell’Emilia-Romagna. Mostre, laboratori fotografici, conversazioni sul paesaggio rurale".

"Sul confine" è il titolo della conversazione con Stefano Munarin, urbanista, e Michele Buda, fotografo, intorno al progetto del libro omonimo, edito da Quodlibet nel 2021. 

Con questo lavoro, promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura attraverso l’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2020”, destinato alla valorizzazione della fotografia e della cultura fotografica italiana, Michele Buda ci invita ad esplorare il territorio corrispondente ai confini amministrativi del Comune di Cotignola, caratterizzato dal passaggio del fiume Senio, dall’edilizia rurale e dagli edifici allineati lungo gli assi dell’antica centuriazione romana, nonché dalle innumerevoli strade che solcano i nostri territori.

Come scrive Stefano Munarin nel saggio che accompagna il volume: “Il confine che ci invita ad osservare Michele non è una linea ma un ambito. Per fortuna, non stiamo qui parlando di uno dei tanti confini che purtroppo ancora oggi separano uomini e culture ma di un “ambiente di vita” fatto di cose semplice ed essenziali: una casa che si mostra con forme semplici, un palo, un albero, un filo d’erba, un solco nel terreno; tracce del passato e trasformazioni del presente, deposito di tanti paesaggi che convivono qui, nel confine.”

Questa indagine, scrive ancora Munarin “...ci ricorda che dobbiamo sempre riconoscere i limiti degli strumenti che stiamo utilizzando (in questo caso la fotografia, il “disegnare con la luce” cercando di contenere entro una cornice e una superficie bidimensionale l’inesauribile complessità del mondo), pensando al contempo che osservare e rappresentare le cose, “cartografare la sostanza”, non sia operazione banale, che “disegnare i confini” non sia pratica burocratica ma sia invece esercizio capace di “attivare intensità”, anche quando lo si fa in maniera apparentemente piana e lineare.”

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