L’opera scultorea di Mauro Staccioli "invade" Soliera

Fino al 30 gennaio è possibile visitare l’esposizione delle opere dello scultore a Castello Campori, mentre nel centro storico resterà fino al 2024 l'opera "Portale"

Il progetto “Mauro Staccioli. [re]action”, curato da Lorenzo Respi, è immaginato in spazi differenti e si snoda dal piano nobile e dal cortile del Castello Campori, fino alla contestuale installazione nel centro storico dell'opera monumentale denominata "Portale", che rimarrà fino alla primavera 2024, diventando parte integrante del contesto urbano. 
Lo spazio espositivo del Castello è allestito come fosse il luogo di lavoro dello scultore - recentemente scomparso - grazie a installazioni scultoree che poggiano direttamente a terra, così che cemento e ferro dialoghino con l’ambiente.


“Le mie sculture”, scriveva Mauro Staccioli, “non sono pensate come oggetti di abbellimento della città, come monumenti, non illustrano o celebrano, sono strumenti di provocazione o stimolo, di coinvolgimento, di rilevamento critico, occasione di una discussione pubblica collettiva. I contenuti del mio lavoro traggono ragione dalla volontà di partecipazione attiva.”

L’artista, dopo un primo periodo in cui sperimenta la pittura e l’incisione, dalla fine degli anni Sessanta si dedicava alla scultura, concentrandosi sul rapporto tra arte e società e sviluppando l’idea di una scultura che si poneva in stretta relazione con il luogo nel quale e per il quale è stata realizzata.

La mostra, promossa dal Comune di Soliera e dalla Fondazione Campori, con il patrocinio oneroso della Regione Emilia Romagna, è prodotta da All Around Art in collaborazione con l’Associazione Archivio Mauro Staccioli di Volterra.

Il Catalogo regionale Pat-ER raccoglie alcune opere dell'artista.

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ultima modifica 2022-01-26T11:04:19+02:00
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