In ricordo di Marcello Di Bella

Umanista autentico, grandissimo organizzatore di cultura, era nato a Milano nel 1946. E' stato, tra l'altro, direttore della Biblioteca Civica Gambalunga e responsabile del Settore Cultura del Comune di Rimini dal 1998 al 2010

La scomparsa  Marcello Di Bella lascia in chi lo ha conosciuto una grande tristezza. Era un umanista autentico, un grandissimo organizzatore di cultura, capace di interpretare con lungimiranza tendenze e traiettorie culturali, di innestare il sapere della classicità negli aspri terreni della contemporaneità. È stato per molti di noi un compagno di viaggio colto e ironico.

Di Bella, filosofo di formazione e per vocazione, era entrato per concorso nei ruoli del Comune di Cattolica come coordinatore dei servizi culturali nel 1974, nel pieno di un decennio sovraccarico di passioni e creatività. In quel ruolo, che seppe interpretare con straordinaria capacità, partecipò alla realizzazione del Centro culturale polivalente progettato dall’arch. Pier Luigi Cervellati condividendone i valori che ne erano  alla base e che identificavano una stagione culturale forse irripetibile (di cui possiamo avere contezza scorrendo le pagine del bel volume, Biblioteamus, edito dall’IBC nel 2008) che seppe declinare in tantissime iniziative culturali di successo, tanto che Remo Bodei, di cui divenne amico, lo considerava il precursore dei festival culturali italiani. Basti  pensare a “ Cosa fanno oggi i filosofi”, al “MystFest”, ai cicli espositivi dedicati alla cultura e al design “balneare”, alla grafica, a temi antropologici, urbanistici e archeologici, ai seminari siglati “Libri in cerca di gloria”, alle mostre della Galleria comunale S.Croce.

Sul finire della sua esperienza di assessore alla Cultura della Provincia di Pesaro e Urbino (1995-1999), che seppe concludere da par suo con la mostra Bibliotheca Mundi, dedicata alla stratificazione storica di tesori e valori delle biblioteche comprese nel territorio della Provincia di Pesaro e Urbino, passò al Comune di Rimini dove assunse la direzione della Biblioteca Gambalunga, che Piero Meldini aveva da poco lasciato e, a partire dal 2000, la direzione dell’intero settore Cultura. Anche la sua stagione riminese è costellata di iniziative di successo: si pensi alle “Meditazioni riminesi”, alle attività dell’Anfiteatro raccolte sotto il titolo “Antico/Presente”, alla rassegna “Magistra vitae?”, alle iniziative per bambini e ragazzi come “Che storie?”, “Il latino vicino a noi”, “Il cortile dei perché”, al “Festival del mondo antico”. Qui seppe essere anche bibliotecario di prospettiva intuendo i cambiamenti epocali che il digitale stava preparando e collegando, sul finire del secolo scorso, la Gambalunga al progetto di “Biblioteca digitale Italiana” non senza scommettere sulla Rete bibliotecaria di Romagna di cui fu fedele sostenitore.

Di Bella è stato un compagno di viaggio anche dell’Istituto per i Beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna di cui è stato sino all’ultimo testimone della sua straordinaria avventura intellettuale. Fu consigliere dell’Istituto dal 2001 al 2008 ed in questo ruolo ha confermato lo spessore delle sue doti umane e del suo profilo intellettuale.

Noi dobbiamo ora proseguire il viaggio senza di lui ed essere consapevoli, prendendo a prestito Montaigne, che conosceva bene, che il mondo è una scuola di ricerca e i sentieri, le traiettorie, sono molteplici e vanno indagati con passione e onestà intellettuale. E lo faremo, ora come Servizio Patrimonio culturale, fieri di averlo conosciuto.

Link:
Riflessioni filosofiche in biblioteca di Marcello Di Bella (IBC, 4, 2019)
Niente di straordinario di Marcello di Bella (IBC, 2, 2008)

Intervista a Marcello Di Bella (facebook, ottobre 2015)

 

Azioni sul documento

ultima modifica 2022-09-09T08:58:06+01:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina