mercoledì,  13 aprile 2022

Il principe e la sua Chiesa: San Nicolò e il convento dei Frati a Carpi

A cinquecento anni dalla sua inaugurazione, una mostra ripercorre le vicende del monumentale Tempio di San Nicolò, voluto dal principe Alberto Pio e progettato dall’architetto Baldassarre Peruzzi. Fino al 26 giugno 2022

A cinquecento anni dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1521, i Musei di Palazzo dei Pio a Carpi (MO) ospitano, dal 9 aprile al 26 giugno 2022, una mostra che ripercorre la storia del monumentale tempio voluto da Alberto Pio, attraverso studi e disegni architettonici, bolle papali, corali miniati del XVI e XVII secolo, edizioni a stampa del Quattrocento e dipinti commissionati appositamente per lo spazio. 

All’inaugurazione del luogo di culto, inviato dalla signoria di Firenze per seguire il Capitolo generale dell’Ordine dei Frati Minori Osservanti, fu invitato persino Niccolò Machiavelli. Lo testimonia una lettera autografa che si incontra lungo il percorso di questa mostra che si apre con la pergamena del testamento di Alberto Pio, esposta per la prima volta, e la sezione dei documenti storici, come la bolla di papa Callisto II del 29 gennaio 1123, quindi rogiti, lettere e mappe che raccontano le tappe storiche di evoluzione della chiesa.
Lì sorgeva un'antica cappella dedicata al Santo, divenuta sede dell’ordine francescano dei Minori osservanti. Il principe Alberto Pio decise che la cappella dovesse avere una trasformazione monumentale. E così avvenne, non senza lamentele e proteste dell’ordine religioso.

“Questa mostra – dichiara Manuela Rossi, direttrice dei Musei di Palazzo dei Pio di Carpi - racconta San Nicolò, nel suo inscindibile legame tra chiesa e convento, come un esempio paradigmatico del periodo umanistico e del primo Rinascimento italiano: una signoria, quella dei Pio a Carpi; un principe, quell’Alberto Pio raffinato allievo di Aldo Manuzio e di Giovanni Pico della Mirandola; un edificio di culto che diventa mausoleo della famiglia signorile; un architetto, il senese Baldassarre Peruzzi, che a Carpi lascia la sua impronta nei principali edifici voluti dal principe".

Un'ampia sezione della mostra è dedicata proprio allo sviluppo dell'edificio monumentale: qui, accanto a stampe, dipinti e disegni antichi, attraverso l’utilizzo della realtà virtuale, è stato ricostruito un modello tridimensionale della chiesa col convento, dalle origini fino ai giorni nostri.

Video, installazioni multimediali e una app consentono al pubblico, anche dopo la visita alla mostra, di fare un viaggio virtuale nella storia e nell’architettura, dal XII secolo alla chiesa francescana precedente al tempio peruzziano, fino alla sua costruzione, iniziata tra il 1493 e il 1494 e sviluppatasi lungo un arco di trent’anni nel primo Cinquecento.

I progetti esposti documentano un edificio a pianta centrale, modulato sui coevi progetti bramanteschi diffusi nell’area dell’Italia settentrionale. Dopo questa prima fase, tra il 1505 e il 1508 e nel 1511, sotto la direzione di Antonio e Sebastiano Barabani, vengono eretti la cupola e le cappelle. L’aspetto finale della chiesa, caratterizzato da una strabiliante potenza architettonica che rivela con chiarezza i modelli da cui nasce, è opera dell’architetto Baldassarre Peruzzi, che innesta le navate sull’area a pianta centrale della tribuna.

La mostra dà conto anche degli apparati decorativi della chiesa, sia degli affreschi, ancora visibili nell’edificio, sia delle committenze per gli altari gentilizi, con dipinti realizzati appositamente per lo spazio, come il Compianto sul Cristo morto di Cima da Conegliano, l’Annunciazione e il San Rocco di Bernardino Loschi. Particolarmente suggestiva è la sezione che propone alcuni dei volumi a stampa del Quattrocento, provenienti dalla biblioteca istituita nel XV secolo da Leonello Pio e resa pubblica dal figlio Alberto, contenente messali, volumi di teologia, ma anche trattati di storia e filosofia, come la Summa contra Gentiles di Tommaso d’Aquino, le Epistolae di Marsilio Ficino, le Epistolae di san Geronimo, le opere di Severino Boezio, le Vite parallele di Plutarco.

Mappe, dipinti, stampe e fotografie documentano infine come San Nicolò è stato rappresentato nel corso dei secoli.

Tutte le informazioni per organizzare la visita sono sul sito:
https://www.incarpi.it/it/arte/504-il-principe-e-la-sua-chiesa

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina