Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini: online l'inventario dell'archivio
Forti sono i legami tra Pasolini e Bologna: la città, che ha dato i natali al poeta-regista e lo ha visto formarsi, ha raccolto l’importante memoria documentaria a lui relativa: grazie alla disponibilità del Comune di Bologna, dopo molte peripezie, nel 2003 è giunto a definitiva destinazione presso la Biblioteca “Renzo Renzi” della Cineteca l’archivio dell’Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini. Le carte furono donate da Laura Betti, presidente dell'Associazione da lei stessa fondata insieme ad un gruppo di intellettuali dopo la scomparsa di Pasolini, al Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini, appositamente costituito nell’occasione presso la Cineteca. Il Centro Studi oggi, dopo la chiusura dell’Associazione avvenuta nel 2013, ne ha raccolto il testimone: è un centro di documentazione internazionale sull’opera cinematografica, letteraria e teatrale pasoliniana e prosegue nella promozione di attività culturali, di studio e ricerca, fornisce servizi di consulenza a studiosi e studenti che possono usufruire di una biblioteca di 1500 volumi e di una vasta bibliografia critica sull’opera, la vita e la figura di Pasolini, oltre ad un’ingente raccolta fotografica e audiovisiva.
L’Archivio dell’Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini è stato riordinato e inventariato nel 2018 a cura di Laura Cristina Niero, grazie all’impegno della Regione Emilia-Romagna con un intervento diretto dell’Istituto per i beni artistici culturali e naturali (ex L.R. 18/2000). Nell’ambito del medesimo intervento inoltre, date le strette relazioni con Pasolini, sono state riordinate e descritte anche le carte private di Laura Betti e di Sergio Citti, donate in momenti diversi alla Cineteca dai rispettivi eredi. Gli inventari dei tre fondi sono consultabili online nel Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna.
Archivio "di" e "su" Pier Paolo Pasolini nelle intenzioni originarie di Laura Betti e degli altri soci fondatori, l’archivio dell’Associazione si è venuto a costituire mediante l'accurata raccolta di materiali pasoliniani, in originale o in copia (sceneggiature, copioni, frammenti della sua produzione poetica e cinematografica, appunti, materiali di studio, corrispondenza, libri, disegni), o a lui inerenti.
Parallelamente si è sedimentato attraverso lo svolgersi delle numerose iniziative realizzate dall'Associazione per diffondere la conoscenza di Pier Paolo Pasolini, della sua opera e del suo pensiero e mantenere viva la memoria e insieme il dibattito culturale intorno a lui. Il primo nucleo documentario del fondo è infatti la ricerca finalizzata alla pubblicazione del volume Pasolini: cronaca giudiziaria, persecuzione, morte "in un paese orribilmente sporco" (Milano, Garzanti, 1977), da cui prende avvio la storia dell'Associazione. L’archivio comprende quindi i materiali relativi alle iniziative da essa ideate, progettate, promosse, realizzate, da sola o in collaborazione con enti ed istituzioni diversi, tra cui si distinguono il "Premio tesi di laurea Pier Paolo Pasolini" e il "Premio di poesia Pier Paolo Pasolini", al gigantesco lavoro di recupero, restauro e sottotitolaggio delle pellicole pasoliniane ai fini della diffusione del cinema di Pasolini in tutto il mondo, oltre all'ingente rassegna stampa italiana e internazionale.
Vi è poi la documentazione relativa ad "iniziative culturali di terzi", raccolta dall'Associazione allo scopo di documentare e monitorare l'interesse del mondo della cultura per la figura e l'opera di Pier Paolo Pasolini. Non mancano, infine, le serie inerenti alla gestione dell'Associazione, per cui è presente una copiosa corrispondenza, la documentazione di natura amministrativa e contabile e, di particolare interesse per l'interpretazione e descrizione di questo fondo, quella dedicata proprio all'archivio dell'Associazione ("Strumenti dell'archivio dell'Associazione").
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