Le Giornate FAI d'Autunno

Il Fondo Ambiente Italiano propone aperture straordinarie di beni culturali per due weekend: 17-18 e 24-25 ottobre

Anche in Emilia-Romagna, come nel resto del Paese, il 17 e 18 ottobre 2020, e il 24 e 25 dello stesso mese, il FAI - Fondo Ambiente Italiano propone le "Giornate FAI d’autunno", con una serie di aperture straordinarie di beni culturali normalmente chiusi al pubblico: palazzi, dimore storiche, castelli, giardini, borghi, collezioni private. 

Da Rimini a Piacenza sono in programma 53 iniziative, che coinvolgono 27 località. Si segnalano in particolare le aperture a Bologna di tre suggestivi palazzi storici: Palazzo Fava da San Domenico, Palazzo Davia Bargellini e Palazzo Boncompagni. Spostandosi di qualche chilometro, a Dozza, si verrà guidati nelle strade del suggestivo borgo immersi nell’arte di importanti pittori del Novecento che ne hanno dipinto i muri. A Ravenna ci sarà l’esposizione straordinaria del Manoscritto della Biblioteca Classense le cui miniature del XIV secolo sono l’unica testimonianza del perduto mosaico absidale di San Giovanni Evangelista, mentre a Reggio Emilia è previsto un percorso tra storia dell’architettura e storia della psichiatria: un eccellente esempio di riqualificazione urbana, l’Ospedale psichiatrico di San Lazzaro.

Nell’appennino modenese, a Guiglia, verranno svelati i segreti del castello e del feudo Montecuccoli Laderchi, vicende ricche di storia che si dipanano nei secoli. Si terrà invece a Bagnara di Romagna (Ravenna) un appuntamento dedicato alla storia della musica, dove verrà ricordato Pietro Mascagni a 75 anni dalla sua scomparsa. A Ferrara, verrà aperto uno dei simboli della trasformazione edilizia voluta dal duca Ercole I d’Este oggi conosciuto come Palazzo Trotti-Mosti, mentre in provincia di Piacenza, a Monticelli d’Ongina, sarà un'occasione unica poter ammirare la Rocca e gli affreschi della Cappellina del Bembo al calar della sera.

L’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, confermando il sostegno all'iniziativa del FAI, ne ha sottolineato la piena rispondenza al principio di sussidiarietà, "dove lo Stato fa il suo dovere, anche i cittadini fanno la loro parte contribuendo a favorire la fruizione". 

Per avere la certezza di un posto riservato è consigliato (salvo comunicazione diversa indicata nelle modalità di visita del luogo) prenotare online la visita, scegliere il giorno e l’orario preferiti tra quelli disponibili e versare il contributo in favore del FAI. Nel caso i turni disponibili nelle prenotazioni online non fossero pieni, sarà possibile far partecipare i visitatori che non hanno prenotato fino ad esaurimento della capienza del turno di visita.

Durante le visite sarà necessario rispettare tutte le norme di sicurezza contenute nei cartelli informativi posti all’inizio del percorso, a partire dal distanziamento sociale per evitare di creare assembramenti.

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ultima modifica 2020-10-12T09:59:33+02:00
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