Andrea Emiliani, una vita per il Bel Paese

Una storia di famiglia: Andrea Emiliani nel racconto del fratello Vittorio. Un libro "fresco di stampa" edito da Carta Bianca Editore

Andrea Emiliani (1931-2019) è uno dei grandi storici dell’arte e del territorio del Novecento. Direttore, giovanissimo, della Pinacoteca Nazionale di Bologna, poi Soprintendente a Bologna, Ferrara e Romagna, per decenni, con una mole di iniziative straordinaria. Ha pure insegnato al DAMS di Bologna ed è tra i padri fondatori dell'IBC. Accademico dei Lincei e Legion d’onore, è stato lo studioso che più di ogni altro ha collegato i musei al territorio studiato quasi passo passo. Il fratello Vittorio, giornalista, ex direttore de Il Messaggero, racconta in questa vivace biografia un lunghissimo percorso umano e culturale.

Scrive Vittorio Emiliani: "Perché questa biografia di Andrea scritta da suo fratello? Perché con essa mi pare di sdebitarmi in parte per quanto hanno fatto per me prima nostro padre, diplomato alle Magistrali di Forlimpopoli, con una sua bibliotechina dove c’erano tutti i Classici, la passione per i giornali, poi le sorelle maggiori studentesse alle Superiori e al Magistero, ma soprattutto Andrea introducendo il fratello più piccolo, ginnasiale a Ferrara, nell’ambiente della Soprintendenza e delle mostre bolognesi. Io poi ho imboccato altre strade, con interessi sociali ed economici, intrapreso il mestiere di giornalista politico, e però quell’imprinting è rimasto, quella conoscenza così diretta di Francesco Arcangeli, di Cesare Gnudi, di Denis Mahon, di Giuseppe Raimondi, di Luciano De Vita, di Ottorino Nonfarmale, di Giuseppe Guglielmi, di Duilio Courir, più tardi di Ezio Raimondi, di Lucio Gambi, di Pier Luigi Cervellati, Elio Castagnetti (e mi fermo qui perché dovrei occupare pagine) ha contato molto nella mia vita. Siamo stati più che fratelli. Non abbiamo patito competizioni, lui era lo scienziato, io ero il divulgatore. Abbiamo fatto libri insieme. Riscoperto insieme la nostra terra di origine, la Romagna, ripulendola con altri amici dai troppi stereotipi retorici. Senza però mai lasciare in ombra il rapporto con Urbino dove abbiamo vissuto anni decisivi e dove la cultura era animata non tanto dall’Università quanto dalla Scuola del Libro degli illustratori e degli incisori, Francesco Carnevali, Leonardo Castellani, Carlo Ceci, Piero Sanchini e nostro cognato Renato Bruscaglia, un fratello maggiore. In primavera verranno i convegni di studio su Andrea. Io volevo intanto raccontarlo anche nei suoi estri, nelle sue bizzarrie, nel gusto per lo scherzo e per la vita."

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ultima modifica 2020-01-29T13:43:19+01:00
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