martedì,  23 gennaio 2024

A Faenza riapre il Museo Carlo Zauli

Il 27 gennaio 2024, dopo il lungo periodo di chiusura a seguito dell'alluvione del 16 maggio 2023, il Museo riapre con un rinnovato percorso espositivo che include le installazioni temporanee di Michele Guido e Namsal Siedlecki

Il Museo Carlo Zauli (MCZ) riapre le sue porte al pubblico dopo il lungo periodo di chiusura dovuto ai lavori di ristrutturazione necessari a seguito dell'alluvione che lo ha colpito il 16 maggio 2023. Appuntamento sabato 27 gennaio 2024, alle ore 16.00, con apertura straordinaria fino alle ore 21.00.
La riapertura rappresenta un'occasione unica per esplorare il percorso espositivo del Museo arricchito da opere inedite e rari materiali di archivio, fotografie di Cristina Bagnara e installazioni temporanee a cura degli artisti Michele Guido e Namsal Siedlecki e degli studenti che hanno seguito il progetto di Residenza con Michele Guido. Un modo per riconnettersi così alle atmosfere e tematiche culturali offerte dal Museo. Le installazioni saranno visibili fino al 2 marzo 2024.

Mudfulness - Terre a Dimora di Michele Guido, attraverso il quale il Museo Carlo Zauli ha vinto il Bando 2023 della L.R. N. 2/2022 dedicata alla valorizzazione di Case e Studi degli Illustri dell’Emilia-Romagna, è il risultato di un progetto di Residenza inserito all’interno dei drammatici eventi che hanno colpito l’Emilia-Romagna nell’alluvione dello scorso maggio. Il progetto ha avuto anche una valenza formativa con il coinvolgimento di alcuni giovani studenti partecipanti al corso per curatori MCZ, realizzato in collaborazione con le Accademie di Belle Arti di Bologna e di Ravenna (Alice Arabia, Isabella Catino, Giada Miino, Giulia Petronio, Carolina Scalas) e gli studenti del corso IFTS (Chiara Casalone, Katiuscia Urbinati). 

Il secondo progetto, Vasi di Namsal Siedlecki, si concentra sul tema della trasformazione e rigenerazione dopo la tragica alluvione che ha colpito il Museo Carlo Zauli e l'Emilia-Romagna. La scultura di Siedlecki, prodotta assieme agli artigiani di Manifatture Sottosasso, si trasformerà nel corso della mostra accogliendo una performance e un workshop che vedranno il coinvolgimento della comunità locale e infine entrerà a far parte della collezione di arte contemporanea del museo. Il progetto è stato realizzato attraverso la collaborazione tra T.NUA e il Museo Carlo Zauli, partnership che, oltre al progetto dello scorso autunno proseguirà con una residenza nella primavera/estate 2024 con un artista internazionale.

Biografie 

Michele Guido (Aradeo, LE, 1976) vive e lavora a Milano. Nel 1997 si trasferisce a Milano per studiare presso l’AABB di Brera, si diploma nel 2002 e l’anno successivo frequenta il master in Landscape Design; contemporaneamente al periodo di formazione, nel 1999 viene selezionato per una residenza/studio presso il Centro T.A.M. diretta da Eliseo Mattiacci. Dal 2001 al 2007, ha uno studio presso la Casa degli Artisti di Milano, dove organizza con J. de Sanna e H. Nagasawa: “Discussione Aperta: il Concetto di MA”, che nel mondo orientale indica un passaggio, un intervallo di spazio-tempo. Questi elementi incidono in modo decisivo sulla genesi del suo lavoro; da qui deriva la sezione degli elementi vegetali, la stratificazione del disegno per ricavare l’elemento modulare che appartiene all’impianto genetico delle piante. Le indagini multidisciplinari si sviluppano con progetti più complessi denominati “garden project” basati sulle analogie formali fra il mondo vegetale e la ricerca scientifica, l’origine geografica delle piante, il loro rapporto con la cultura di quei luoghi, la biodiversità, l’anti specismo ed i cicli legati al seme-pianta-frutto-seme in collaborazione con le banche dei semi.
I suoi progetti sono stati esposti e conservati in diversi luoghi pubblici e privati: Mattatoio, Roma | Casa degli Artisti, Milano | ZACentrale, Palermo | Museo del ‘900, Milano | Museo MACTE, Termoli | PAV - Parco Arte Vivente, Torino | Museo della Ceramica, Savona | Museo della Ceramica Monteupo F. (FI) | Palazzo Oneto, Palermo, Manifesta12 | Palazzo Borromeo, Milano | Fondazione Merz, Torino, Meteorite in Giardino 10 | ZonaMacoSur, Città del Messico | Museo Camusac, Cassino | Museo Carlo Zauli, Museo MIC, Faenza | Lia Rumma Gallery, Napoli | Fondazione Plart, Napoli | Accademia di San Luca, Roma. 

Namsal Siedlecki (1986, Greenfield, USA), vive e lavora a Seggiano, Italia. Negli ultimi anni ha esposto il proprio lavoro in numerose istituzioni tra le quali: MAXXI, Roma; Gamec, Bergamo; Palazzo Reale, Milano; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; American Academy in Rome, Roma; Villa Medici, Roma; Museo 900, Firenze; Magazzino Italian Art, New York; 6th Moscow International Biennale, Mosca; Fondazione Bevilacqua la Masa, Venezia; Musèe Bargoin, Clermont-Ferrand; Galeria Boavista, Lisbona; Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; Villa Romana, Firenze; Magazzino, Roma; ChertLüdde, Berlino; Frankfurt am Main, Berlino; Galeria Madragoa, Lisbona; Cripta747, Torino. Nel 2015 ha vinto il Cy Twombly Italian Affiliated Fellow in Visual Arts at the American Academy in Rome e nel 2019 il Club GAMeC Prize e il XX Premio Cairo.
Nel 2022 è stato tra i tre finalisti Maxxi Bulgari Prize al Maxxi di Roma. 

T.NUA Collective è un collettivo gestito e finanziato da artisti finalizzato allo sviluppo di progetti ibridi internazionali che intersecano educazione, impegno sociale e arte. Il collettivo si concentra su una pratica collaborativa socialmente impegnata tra artisti ed esperti, collaborando insieme ad iniziative socioculturali.  

Museo Carlo Zauli
Orari di apertura: martedì e venerdì dalle 14.00 alle 17.00; mercoledì, venerdì e sabato dalle 10.00 alle 13.00. Apertura straordinaria: domenica 28 gennaio 2024 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 
Informazioni: Museo Carlo Zauli | via della Croce n.6 | 48018 Faenza (RA)
museocarlozauli@gmail.com | www.museozauli.it | +39 333 8511042

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ultima modifica 2024-01-23T19:12:41+02:00
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