Parma (PR) I In restauro il Palazzetto Eucherio Sanvitale

Il recupero di un complesso rinascimentale davvero unico, fra meraviglia e stupore

Il Palazzetto Eucherio Sanvitale rappresenta un pregevole esempio di architettura del tardo Rinascimento situato nel suggestivo contesto del Parco Ducale di Parma. In occasione delle celebrazioni di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, il Comune di Parma ha avviato un intervento di recupero allo scopo di ristabilirne la sicurezza strutturale e proteggere gli affreschi. Partner del progetto è Regione Emilia-Romagna Servizio Patrimonio Culturale (già IBC) con l’assegnazione di un contributo di 47.000 euro sui Piani 2020 - L.R. 18/2000 proprio per sostenere un’operazione che consentirà il recupero di un irrinunciabile complesso monumentale.

Edificato intorno al 1520 dall’architetto Giorgio da Erba, il Palazzetto si sviluppa in pianta quadrilatera con quattro torri angolari collegate, sui due fronti opposti, da loggiati a cinque arcate. All’interno si trova una grande aula dalla quale si accede, ai quattro angoli, agli ambienti minori con volte a ombrello ornate da Cesare Baglione (sec. XVI), a cui si aggiunge un lacerto di affresco del 1524, una Madonna con il Bambino attribuita a Parmigianino. La decorazione della cappella con le Storie della Vergine del 1611 si deve invece a Fra’ Cosimo Piazza.

Il primo restauro scientifico, promosso da IBC nel 1977 e affidato a Camillo Tarozzi, ne ha permesso l’utilizzo come sede espositiva fino al 2016, anno in cui è stato dichiarato inagibile. In seguito si registrano operazioni di messa in sicurezza per evitare l’irreparabile: al 2000 risale il restauro della facciata con il loggiato, e al 2019 le velinature a tutela dello strato pittorico e dell’intonachino compromesso da fessurazioni aggravate negli anni.

Ora è tempo di un intervento imponente e risolutivo che necessita di diagnostica con le indagini e le analisi condotte da Parma Infrastrutture su progetto dell’arch. Tiziano Magri propedeutiche al consolidamento degli affreschi e dell’intero complesso. Nel corso del 2020 sono stati eseguiti i lavori di messa in sicurezza e consolidamento che hanno interessato le zone decoese e le fenditure degli intonaci, specie in cappella, dove sono emerse suture con carta di giornale e cotone. Le prime operazioni hanno evidenziato una situazione di distacco più grave di quanto emerso in mappatura suggerendo indagini termografiche e stratigrafiche, affidate alla ditta CSG Palladio di Vicenza, per valutare con precisione l’entità dei distacchi che interessano tutti gli strati d’intonaco.

Al termine dei lavori il Palazzetto ospiterà alcune opere di Jean-Baptiste Boudard (sec. XVIII) rimosse da siti inadeguati alla tutela e tornerà a essere sede espositiva. Infine, il Comune di Parma ha attivato la collaborazione con il Comando dei Carabinieri per l'assegnazione dell’appartamento di custodia a maggior tutela del complesso e a protezione dell’intero parco dal rischio degrado.

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ultima modifica 2024-02-22T17:52:58+02:00
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