Sfogliando i libri del Maestro: arriva a Rimini la biblioteca personale di Fellini
Il percorso di studio e approfondimento del processo creativo felliniano avviato dall'archivio Fellini del Comune di Rimini si arricchisce grazie a una nuova importante acquisizione: la biblioteca personale che il Maestro aveva nello studio di Corso Italia, a Roma.
Composta da circa duemila testi, è stata oggetto di un lavoro di catalogazione e di approfondimento che ha portato alla pubblicazione del volume I libri di casa mia, curato da Oriana Maroni e Giuseppe Ricci con introduzione di Tullio Kezich e contributi di Gianfranco Angelucci e Rosita Copioli.
La biblioteca sarà inserita negli spazi del Fellini Museum allestita secondo una messa in scena che ne preservi l’integrità e nello stesso tempo la valorizzi, fornendo al visitatore la sensazione di un contatto diretto con l’ambiente nel quale il Maestro creava.
L’acquisizione comprende anche una collezione di ritagli di stampa quotidiana e periodica che il medico Giorgio Fabbri, padre di Francesca Fabbri Fellini, proprietaria unica della biblioteca, ha riunito in oltre cinquant’anni, documentando l’accoglienza che il cinema di Fellini ha ottenuto fin dal suo esordio.
La biblioteca arriva a Rimini con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, attraverso un contributo inserito nel piano bibliotecario regionale 2024.
Per chi studia Fellini, affetto, come è noto, dalla “sindrome dell’assassino”, dall’ossessione cioè di lasciare tracce e indizi, questo corpus, per quanto parziale rispetto ai suoi stessi interessi e passioni letterarie, rappresenta comunque qualcosa di unico, una testimonianza tangibile del suo stesso processo creativo. In questo la biblioteca è dunque complementare all’altra fondamentale fonte di ricerca sull’opera del regista conservata nell’archivio che è Il libro dei sogni, acquistato nel 2006 anch'esso con il contributo della Regione Emilia-Romagna.