Identità e autenticità culturale nelle collezioni museali italiane
Giovedì 20 aprile 2023, alle ore 17, nel Lapidario del Museo civico medievale di Bologna, si apre la rassegna di incontri “Identità e autenticità culturale nelle collezioni museali italiane”.
Il ciclo di appuntamenti settimanali, curato dallo storico Luca Villa, propone fino all’11 maggio quattro occasioni utili per riflettere sulle diverse forme di musealizzazione che hanno interessato nel tempo varie raccolte di oggetti extraeuropei.
Lo spunto proviene dalla recente catalogazione della raccolta di oggetti di questo tipo posseduti da Pelagio Palagi, prima collezione privata a essere stata acquisita ed esposta nel contesto del Museo civico di Bologna.
Nella raccolta si conservano manufatti provenienti da tre continenti diversi, che rappresentano le varie modalità con cui questi materiali sono stati musealizzati: l’arte funeraria preispanica del Sud America, l’artigianato etnico riservato all’uso domestico delle popolazioni berbere della Cabilia (Algeria), e l’arte tradizionale e religiosa cinese e giapponese prodotta in maniera massificata per l’esportazione verso l’Europa.
Partendo dalle loro esperienze professionali, i relatori sono chiamati a confrontarsi sugli indirizzi che oggi caratterizzano le scelte espositive dei manufatti conservati in Italia e in Europa e sulle relazioni con i musei nei paesi d’origine.
Una particolare attenzione viene dedicata alle catalogazioni e agli studi condotti da pionieri della disciplina, come Laura Laurencich e Eiko Kondo, e alle indagini effettuate nell’ambito del progetto “ETNO”, promosso fin dai primi anni del Duemila dalla Regione Emilia-Romagna e guidato da un gruppo di lavoro interdisciplinare di levatura internazionale con la stessa Laurencich alla direzione scientifica.
Martedì 18 aprile, in concomitanza con la rassegna, il Museo civico medievale inaugura la mostra “Non siamo mai stati oggetti”, nata dalla ricerca visiva realizzata dal fotografo Federico Landi nell’ambito della digitalizzazione di 127 manufatti che fanno parte della collezione di Pelagio Palagi.
Fino al 14 maggio, all’interno di un allestimento appositamente ideato, sono esposti cinque oggetti, insieme alle immagini bicromatiche ottenute dalle foto still life prodotte durante la digitalizzazione e alle istantanee che ritraggono i vari luoghi che gli oggetti della collezione abitano.
La mostra “Non siamo mai stati oggetti” e la rassegna di incontri “Identità e autenticità culturale nelle collezioni museali italiane” sono realizzati dai Musei civici d’arte antica di Bologna in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna.