RE-ORG, si parte!

Al via la prima edizione italiana del corso di riordino delle riserve museali: dieci Musei della Regione si sperimentano in un percorso formativo, unico in Italia, organizzato grazie alla collaborazione con ICCROM

Il corso per il riordino dei depositi museali, organizzato dal Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con ICCROM (International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property) con brevetto RE-ORG, è ai blocchi di partenza.

I 10 musei selezionati, grazie ad una call pubblica, si apprestano a seguire un percorso di formazione teorico-pratico dedicato alla corretta gestione, conservazione e accessibilità del patrimonio culturale che sta nei depositi.

Una edizione Re-Org speciale per due motivi: è la prima volta che il corso viene realizzato in Italia e a dimensione regionale, vale a dire indirizzato ad un nucleo di musei in contemporanea anziché ad uno solo e, altro aspetto inedito, si sperimenta un corso Re-Org “ai tempi della pandemia”, vale a dire totalmente riprogettato per aderire alle necessità di sicurezza senza stravolgere metodologie e strategie proprie del sistema Re-Org.  

L’intervento formativo prevede un ciclo di lezioni da remoto, intervallate da esercitazioni pratiche, cui seguirà la messa a punto di un Piano di Riordino sulla base delle esigenze di ciascuna istituzione museale. Grazie alle attività di affiancamento del personale tecnico-scientifico di ICCROM e del Servizio Patrimonio Culturale gli operatori museali potranno avvalersi di un sistema organico per gestire al meglio l’enorme patrimonio racchiuso nei depositi.

musei che partecipano a questa prima edizione nazionale del corso RE-ORG sono stati selezionati (tra 34 candidati) nel rispetto dei criteri tecnici e di rappresentanza delle differenti titolarità fra musei di enti locali, ecclesiastici e statali e delle diverse tipologie di collezioni presenti nei depositi. Si è cercato di mantenere, in questa prima esperienza formativa uno spettro più ampio possibile delle diverse realtà museali della Regione: un campione eterogeneo, per collocazione territoriale, dimensione e capacità organizzative.

I primi a partire sono quindi: Fondazione Culture di Santarcangelo di Romagna, MAMbo e Museo Morandi di Bologna, Istituzione Villa Smeraldi - Museo della civiltà contadina di Bentivoglio, Musei civici di Cento, Musei civici di Forlì, Museo casa Pascoli di San Mauro Pascoli, Museo civico di Modena, Museo diocesano di Fidenza, Raccolta Lercaro di Bologna, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Ravenna.

Per personalizzare il sistema Re-Org ad ogni contesto specifico, sono stati previsti sopralluoghi preliminari ai depositi dei musei partecipanti da parte di ICCROM attualmente in corso di svolgimento, mentre a fine aprile partono le lezioni on-line.

  • 12 incontri on-line di 2 ore ciascuno di presentazione della metodologia RE-ORG, discussione e confronto interattivo gestiti dai consulenti di ICCROM
  • Esercitazioni pratiche e produzione di elaborati a cura dei partecipanti di ogni realtà museale con il supporto ad-hoc dei consulenti ICCROM
  • Stesura da parte di ogni museo del Piano di riorganizzazione dei propri depositi

Il format proposto per questa prima edizione, in cui le metodologie Re-Org saranno per la prima volta attuate da remoto è il risultato di una sfida ulteriore per mantenere fede alle scadenze previste nell’agenda del programma per la rete museale annunciate durante il Convegno internazionale dedicato ai depositi museali dello scorso dicembre 2019.

Una formazione che punta alla ottimale gestione, conservazione e accessibilità dei patrimoni non esposti è ormai un’azione irrinunciabile. Per questo motivo il Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna si fa promotore e sostenitore di una sfida culturale diretta ai patrimoni non visibili per favorire i musei nel percorso di accredito ai LUQ - Livelli Uniformi di Qualità previsti dal Sistema Museale Regionale.


 > Scarica l'approfondimento sul Metodo Re-ORG (pdf4.24 MB)

A chi rivolgersi:

> Antonella Salvi: antonella.salvi@regione.emilia-romagna.it - 051 5276604
> Alberta Fabbri: alberta.fabbri@regione.emilia-romagna.it - 051 5276662

 

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ultima modifica 2021-04-21T12:35:45+02:00
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