Il progetto "Terzo Movimento" è in piena attività

L’edizione 2020-2021 di Tre Istituzioni e un Patrimonio "Terzo Movimento" ha superato la fase progettuale per entrare a gran forza in quella operativa.

L’edizione 2020-2021 di Tre Istituzioni e un Patrimonio (pdf62.39 KB)– un format unico nel suo genere che poggia sulla storica partnership sancita da Accordo fra IBC (ora Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna) e l’Accademia di Belle Arti di Bologna - ha superato la fase progettuale per entrare a gran forza in quella operativa.

Rispetto alle edizioni precedenti, Terzo Movimento si delinea infatti come un progetto particolarmente articolato per estensione e complessità, a partire dalla varietà tipologica di beni considerati alcuni del tutto inediti (un affresco, tre dipinti, un fondo spartiti e documenti, due bassorilievi in gesso), dall’ampia partecipazione di istituzioni del territorio coinvolte (oltre al Conservatorio Martini, anche l’Istituzione Bologna Musei e la Certosa monumentale con Bologna Servizi Cimiteriali) e da un numero rilevante di laboratori didattici attivati: complessivamente, sono oltre una cinquantina gli studenti dei corsi dell’Accademia che con i relativi docenti sono impegnati sui vari fronti: dal restauro delle differenti tipologie di beni trattati, alla valorizzazione delle attività di cantiere e dei beni recuperati fino alla comunicazione coordinata del progetto a cominciare dal naming e dal segno grafico che lo individuerà nei materiali a stampa e in web.

La selezione del nome e grafica è avvenuta tramite successivi incontri collegiali con i referenti delle istituzioni coinvolte fra tutte le proposte progettate, presentate e commentate dagli studenti del corso di Grafica e Design. Fermo restando che è previsto come prossimo sviluppo la raccolta di tutte le prove grafiche elaborate per farne oggetto di una mostra assieme ad altri risultati progettuali di Terzo Movimento.

Il calendario esecutivo delle attività di restauro – la cui conclusione è prevista entro ottobre 2021 - sta procedendo con modalità e tempistiche differenti sulla base dei singoli progetti di restauro che si riferiscono alle differenti tipologie dei beni coinvolti. I progetti sono stati predisposti dagli studenti e dai docenti dei Corsi di restauro coinvolti e hanno ottenuto la regolare autorizzazione dalla competente Soprintendenza per diventare esecutivi.

Sui dipinti – il ritratto di Rossini e il ritratto di Marietta Alboni - si stanno eseguendo indagini ottiche non invasive per identificare ridipinture e film protettivi presenti sul dipinto e realizzando le prime operazioni di pulitura superficiale dei depositi incoerenti.

Sull’affresco sono in corso operazioni di consolidamento e pulitura, mentre i materiali cartacei – spartiti mai suonati che potranno essere finalmente conosciuti e “ascoltati” in occasione di un prossimo concerto organizzato dal Conservatorio - sono sottoposti alle prime operazioni di restauro nei laboratori  dell’Accademia.  

Infine, i due monumentali bassorilievi in gesso sono invece stati trasferiti dal deposito del Conservatorio Martini al Cimitero della Certosa e collocati nel Portico ovest Chiostro VIII: è lì che vengono eseguiti i lavori di restauro (pdf4.89 MB) all’aperto che sono già ad un buon livello di avanzamento e che sono condotti a cantiere aperto al pubblico, secondo un calendario di date previste (pannello lavori in Certosa_fronte (jpg1.43 MB) e pannello lavori in Certosa_retro (jpg1.5 MB)) fino a fine maggio. Riemerse da un deposito quasi centenario e presentate per la prima volta al pubblico, le due imponenti opere in gesso trovano ora una prestigiosa collocazione definitiva in Certosa, e a loro volta vanno ad incrementarne il patrimonio monumentale.  

Coordinare lo sviluppo generale di Terzo Movimento non è compito irrilevante: la ottimale realizzazione del progetto nelle sue differenti parti e finalità conservative, formative e di valorizzazione è l’impegno condiviso fra le istituzioni partecipanti che vuole essere perseguito – limitazioni pandemiche permettendo - anche attraverso iniziative pubbliche (eventi, presentazioni, concerti ) per dare visibilità al modello di partnership che funziona e ai risultati di progetto in termini formativi e di recupero e riscoperta di beni culturali che appartengono alla comunità.  

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ultima modifica 2021-05-21T14:22:15+02:00
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