Il catalogo PAT-ER si arricchisce di una nuova porzione della collezione dell’artista Carlo Zauli

Da pochi giorni è terminata la catalogazione delle opere dell’artista presenti nelle collezioni private del territorio emiliano romagnolo.

Un altro traguardo raggiunto dalla collaborazione tra il Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna (prima IBC) e il museo Carlo Zauli di Faenza: da pochi giorni è terminata la catalogazione delle opere dell’artista presenti nelle collezioni private del territorio emiliano romagnolo.

Le opere, fisicamente conservate presso molteplici collezionisti privati, sono finalmente disponibili e fruibili sul catalogo digitale PAT-ER della Regione Emilia-Romagna e nel sito internet del Museo Zauli. Si tratta di una vera e propria galleria virtuale che permette a tutti gli studiosi e agli appassionati dell’opera di Carlo Zauli di fruire di un enorme patrimonio che fino ad ora era dislocato nelle collezioni private della regione.

L’ enorme sforzo di unificazione dell’intera opera di Zauli in un unico contenitore digitale permette di mettere a confronto le diverse opere offrendo molteplici possibilità di ricerca e studio, chiunque acceda al catalogo on-line potrà individuare, valorizzare e localizzare le diverse opere dell’artista romagnolo.

Il progetto di catalogazione consentirà agli studiosi un’osservazione attenta e reiterata nel tempo dei lavori dell’artista e favorirà l’attività di rilettura e di riesame del suo lascito. Ogni opera o documento descritto può essere, infatti, reperto di molto altro, per esempio, stimolo, aspirazione, volontà di approfondimento e di riflessione conoscitiva, incremento alla comprensione della sua poetica.

Il progetto di catalogazione si configura con il duplice fine di essere sia strumento conoscitivo e di penetrazione, sia mezzo propulsivo e di connessione tra l'arte di Zauli e la cultura italiana.

Carlo Zauli ha operato in molti settori, dalla scultura al design, la sua produzione passa dai vasi dei primi anni 50 alle sculture in ceramica e in bronzo, dalle pitture alla grafica, dagli oggetti di design alla produzione industriale e la loro catalogazione permette di delineare la figura dell'artista a 360 gradi.

L'archiviazione del suo percorso artistico deve essere intesa come un processo vitale, come un veicolo in moto verso quelle mani in azione dell'artista, mani di scultore che plasmano, che accarezzano la materia grazie a un prodigioso fenomeno in costante divenire con il presente.

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