martedì,  27 luglio 2021

Al via i lavori di restauro e ricollocazione dell’opera di Hidetoshi Nagasawa: “Sotto l’albero del ginkgo” nel cuore dell’Appennino romagnolo

Al via i lavori di restauro dell’opera “Sotto l’albero del ginkgo” dell’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa, che sarà ricollocata nel Parco di Sculture all’aperto di Santa Sofia; il cuore dell’arte contemporanea nell’Appennino romagnolo, luogo molto caro all’artista.

 

Al via i lavori di restauro dell’opera “Sotto l’albero del ginkgo” dell’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa, che sarà ricollocata nel Parco di Sculture all’aperto di Santa Sofia; il cuore dell’arte contemporanea nell’Appennino romagnolo, luogo molto caro all’artista. 

L’opera, realizzata nel 2001, ha portato un tocco di estetica e poetica giapponese sul territorio dell’entroterra romagnolo: una scultura in pietra d’Istria, costituita dallo scheletro di un cubo in calcare di grandi dimensioni, dove al centro si trova un poliedro in rosso di Verona. L’espressione dell’artista sta anche nella collocazione dell’opera, Nagasawa ha scelto che fosse per la maggior parte interrata, in nome dell’estetica dell’invisibile che caratterizza la cultura giapponese.

Il tema dell’invisibile, rappresentato dall’opera, induce lo sguardo a immaginare l’opera interrata. Si introduce così un altro punto caro all’artista: quello dell’“idea”, dell’essenza che non si vede, uno tra i temi che hanno guidato l'avventura artistica di Nagasawa.
L’opera invita lo spettatore a interagire con lei, a sedersi, a meditare, a cogliere l’armonia della natura e degli elementi che ci circondano. Un “invisibile” che rende ben visibile tutto ciò che lo circonda: la bellezza della natura; elemento pregnante di tutta la poetica giapponese, che trova nell’albero di gingko, un forte legame simbolico con la mitologia giapponese.

L’intervento prevede un articolato progetto di restauro e ricollocazione dell’opera, nel sito scelto dall’artista, coordinato e finanziato dal Comune di Santa Sofia e dall’Istituto Beni Culturali regionale (l’attuale Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna), attraverso una Convenzione stipulata nel 2020 fra l’Istituto e il Comune per dare seguito e sostegno al delicato e urgente recupero della rilevante opera di Nagasawa, realizzata in occasione della 45° edizione del prestigioso premio Campigna: il premio di arte contemporanea, nato nel 1955, che ogni anno si svolge, a Santa Sofia.

Il progetto di recupero si è reso necessario in quanto l’installazione ha subito diversi danni strutturali e numerose fratture, in occasione della riqualificazione dell’area verde comunale. Successivamente lo stesso Nagasawa, durante un sopralluogo con gli amministratori comunali e il Comitato del Premio Campigna, aveva individuato una nuova collocazione della sua opera in un luogo appartato (un piccolo pianoro all’interno del Parco della Resistenza). E’ proprio in quel luogo, che in quell’occasione fu messo a dimora un piccolo albero di ginkgo. L’intervento è volto al restauro filologico e alla restituzione dell’integrità materica e artistica dell’opera, oltre a promuovere la sua rinnovata interpretazione e valorizzazione.

L’opera fa parte del Parco di Sculture all’aperto, sorto nel 1993, strettamente collegato alla Galleria d’arte contemporanea “Vero Stoppioni”, nel cuore di Santa Sofia, che attualmente ospita tredici opere di importanti artisti di fama nazionale e internazionale, come Mauro Staccioli, Anne e Patrick Poirier, Nicola Carrino, Francesco Somaini, Eliseo Mattiacci, Arnaldo Pomodoro. Si tratta di opere contemporanee disseminate in un percorso che si snoda dal centro storico di Santa Sofia, partendo dal Parco della Resistenza, per poi scendere nell’alveo del fiume Bidente, lungo un percorso fluviale fino a Capaccio: un vero e proprio “museo all’aperto” nato con l’intento di integrare le opere con il paesaggio e con la storia del territorio, in un costante dialogo fra arte e ambiente.

L’intervento conservativo sarà accompagnato da un percorso di valorizzazione e comunicazione dell’opera di Nagasawa e del Parco di Sculture, sempre con l’obiettivo di promuovere conoscenza e apprezzamento di valori culturali, estetici, artistici e paesaggistici presso i giovani e un pubblico più vasto di respiro internazionale.

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ultima modifica 2021-07-27T13:32:23+02:00
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