Tornano le Giornate FAI di primavera, alla scoperta delle meraviglie nascoste dell'Emilia Romagna

Nel fine settimana del 15 e 16 maggio sarà possibile scoprire interessanti itinerari culturali della regione, meno conosciuti rispetto ai consueti percorsi turistici. Natura e paesaggio racconteranno il loro ruolo di bene culturale grazie allo straordinario impegno dei volontari del FAI

Il 15 e 16 maggio le Giornate FAI di primavera in Emilia Romagna consentiranno 46 aperture gratuite in 25 luoghi diffusi in tutta la regione, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria.

Non a caso, il programma è stato strutturato con un'ampia presenza di luoghi naturali da visitare all'aria aperta, che rappresentano oltre la metà dell'offerta complessiva. D'altronde il progetto pone particolare attenzione al tema della natura vista come come bene culturale. Una delle novità più interessanti riguarda il tema delle bonifiche e vede protagonista la zona del Delta del Po, recentemente inserita dal Ministero della Cultura nel Piano nazionale di rinascita.

A Bologna si potrà visitare Palazzo Caprara, oggi sede della Prefettura, e l’Hotel Majestic, già Baglioni, dove si potranno ammirare i resti di una strada romana, ma anche la prima opera nota dei fratelli Carracci e l’Art déco del Cafè Marinetti.
Ferrara aprirà le porte del Palazzo Naselli Crispi, edificio cinquecentesco per la prima volta accessibile al pubblico dopo il restauro completato successivamente al sisma del 2012. 
Interessante invece la scelta di Modena, dove la tradizione culturale della città sposerà l'innovazione creativa della street art grazie alle passeggiate organizzate dai più giovani. Reggio Emilia mostra invece un esempio positivo di rigenerazione urbana, con l’ex seminario trasformato in polo universitario.
Anche a Piacenza protagonisti saranno edifici di origine religiosa: l’ex monastero rinascimentale di Sant'Agostino, che diventerà la sede dell’Archivio di Stato, ma anche la chiesa e il museo di Sant'Antonino e i chiostri di San Sisto. Anche a Parma non manca lo spazio per il verde, riservato all'orto botanico, mentre tra le offerte più inconsuete c'è la visita all'Antica Farmacia di San Filippo Neri e al complesso dell’Ospedale vecchio, oggi in fase di restauro.

La natura domina anche l'offerta della Romagna: a Ravenna sono in programma la visita ad un roseto didattico, quella di un’oasi naturalistica, la scoperta dell’habitat di un bosco. Rimini invita a scoprire il percorso di un piccolo corso d’acqua, il Rio Melo, protagonista delle estati di qualche decennio fa, mentre a Imola si festeggiano i centocinquanta anni del Parco delle Acque Minerali.

Forlì-Cesena propone un itinerario che ricorda Dante e il 700°anniversario dalla sua morte, attraversando Galeata, piccolo centro sull'Appennino tosco-romagnolo in provincia di Forlì-Cesena, dove si narra che il sommo poeta fece sosta nel suo viaggio verso Arezzo.

Per le visite è necessario prenotare entro mezzanotte della sera precedente sul sito https://www.fondoambiente.it/

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ultima modifica 2021-05-10T15:51:18+02:00
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