martedì,  7 febbraio 2023

Pinacoteca comunale di Faenza: proseguono le attività di conservazione e restauro

L’intervento, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, prevede il trattamento di disinfestazione per tutte le opere su supporto ligneo e il restauro di sei preziosi dipinti su tavola di fine Quattrocento e inizi Cinquecento

Proseguono gli importanti interventi di restauro, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale finanziati dalla Regione Emilia-Romagna con la Delibera di Giunta n. 1351 dell’1 agosto 2022. Gli interventi vengono realizzati attraverso tre distinte convenzioni con i Comuni di Faenza (Ravenna), Ferrara e Parma, per un importo complessivo di 170.000 euro.
I Comuni si impegnano a sostenere i costi eccedenti i contributi regionali concessi per gli interventi, che si configurano come progetti speciali definiti “a carattere d’urgenza” a seguito delle verifiche effettuate dai funzionari regionali specialisti in beni culturali di concerto con le soprintendenze competenti.

Pinacoteca comunale di Faenza (Ravenna): setting operativo sul "Cristo portacroce" di Marco Palmezzano (Maria Letizia Antoniacci) - foto Pinacoteca comunale di Faenza, 2023A Faenza, in particolare, l’intervento riguarda la Pinacoteca comunale, il più antico istituto museale della Romagna, costituito nel 1796 e dotato di un patrimonio di opere d’arte che vanno dal Quattordicesimo al Ventesimo secolo.
Dopo la ristrutturazione e il riallestimento del percorso espositivo, inaugurato nel dicembre del 2021, la convenzione con il Comune, grazie a un contributo complessivo di 80.000 euro da parte della Regione, ha avviato un percorso conservativo di lungo periodo che prevede il trattamento di disinfestazione su tutte le opere su supporto ligneo e il restauro di sei dipinti su tavola di fine Quattrocento e inizi Cinquecento.

Per quanto riguarda i dipinti su tavola, si tratta di alcune delle testimonianze più antiche provenienti dalle chiese faentine e risalenti alla stagione feconda in cui ogni città della Romagna ospitava botteghe di pittori, decoratori e artieri che con le loro opere hanno contribuito in modo significativo all’identità di questi territori. Gli interventi di restauro riguardano in modo specifico:

  • la “Madonna con Bambino, San Giovanni Evangelista e il Beato Filippo Bertoni” del Maestro della pala Bertoni;
  • il “Cristo portacroce” di Marco Palmezzano;
  • la “Madonna con il Bambino in trono tra i santi Bernardino da Siena, Giovanni Battista, Celestino Papa e Antonio da Padova” (pala dei Celestini) e la “Madonna con il Bambino san Giovannino e angeli; I santi Ippolito e Benedetto; I santi Lorenzo e Romualdo; il Padre eterno fra angeli” (polittico dei Camaldolesi) di Giovan Battista Bertucci il Vecchio;
  • la “Madonna con il Bambino e i santi Giovanni Battista, Benedetto, Romualdo, Giovanni Evangelista, Girolamo e un santo vescovo” di Biagio d’Antonio;
  • lo “Sposalizio mistico di santa Caterina d’Alessandria con san Giuseppe” di Luca Longhi.


I restauri, affidati a ditte con esperienza qualificata e ampia competenza sui dipinti d’altare in Romagna fra Quattro e Cinquecento, sono stati assegnati al laboratorio Isabella Cervetti Restauri di Bastia (Ravenna), al laboratorio Salemme Restauri di Imola (Bologna), e alla restauratrice Maria Letizia Antoniacci di Faenza, che già opera negli ambienti della Pinacoteca.
L’intervento sulla Pala Bertoni ha permesso tra l’altro il prestito dell’opera alla mostra “Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa”, in programma al Palazzo dei Diamanti di Ferrara dal 18 febbraio al 19 giugno 2023.

Pinacoteca comunale di Faenza (Ravenna): operazioni di disallestimento per il trattamento conservativo (MAG Ecologica, Mercato Saraceno) - foto Pinacoteca comunale di Faenza, 2023Il progetto conservativo complessivo - sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato dal Comune di Faenza d’intesa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini - ha preso avvio da un imponente intervento di disinfestazione, reso necessario da episodi di contagio da insetti xilofagi: l’obiettivo è assicurare ai dipinti su tavola, e in generale agli apparati lignei di telai e cornici, la profilassi propedeutica all’intervento conservativo.

Le operazioni preliminari si concentrano sull’igiene ambientale, resa indispensabile dalla natura dei materiali (altamente permeabili agli insetti xilofagi e agli attacchi batterici) e dalla vastissima quantità di grandi pale d’altare e di dipinti su tavola (a cui si aggiungono gli apparati lignei di inquadramento come la cornice, e il telaio nel caso dei dipinti su tela).
Queste operazioni, condotte dalla ditta M.A.G. ecologica di Moreno Comandini di Mercato Saraceno (Forlì-Cesena) sotto la regia della restauratrice Maria Letizia Antoniacci, rappresentano un intervento strutturale di grande impatto per il dispiegamento di trabattelli e impalcature, per la messa in sicurezza delle opere di grandi dimensioni durante le operazioni di movimentazione, e per il disallestimento di tutte le opere, necessario per consentire il trattamento in bolla con disinfestazione per anossia.

La durata delle convenzioni stipulate dalla Regione Emilia-Romagna con i Comuni di Faenza (Ravenna), Ferrara e Parma si estende fino al 31 dicembre 2023, per consentire di portare a termine i progetti di restauro e realizzare iniziative mirate di studio, comunicazione e valorizzazione delle opere coinvolte, in collaborazione con la Regione.

 

Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna - Conservazione e restauro

Notizia - Avviati i lavori di restauro della grande tela del Seicento ferrarese “L’apparizione della Beata Vergine e San Pietro ai compagni di San Brunone”

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ultima modifica 2023-02-07T15:19:00+02:00
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