La Regione Emilia-Romagna interviene per il restauro di tre organi antichi, patrimoni di comunità

Si tratta del grande organo a tre tastiere della Cattedrale di San Giorgio Martire di Ferrara, dell'organo a mantice della Chiesa di Santa Chiara a Pieve di Cento (BO), e dell'organo a canne della Pieve di San Pietro di Roffeno, nel Comune di Vergato (BO). Stanziati complessivamente oltre 145mila euro

Il patrimonio di organi antichi tuttora in uso in Emilia-Romagna si arricchisce ulteriormente grazie al restauro di tre preziosi strumenti che saranno ripristinati dopo il loro restauro, finanziato in parte o in toto dalla Regione. La delibera di Giunta 1244 del 24 giugno 2024 dispone lo stanziamento, tramite convenzione, di un importo pari a 145.714 euro a favore del Capitolo della Cattedrale di Ferrara, del Comune di Pieve di Cento (BO), e della Parrocchia di San Pietro della Pieve di Roffeno, nel Comune di Vergato (BO). Nel dettaglio:

L'organo a tre tastiere della Cattedrale di San Giorgio Martire di Ferrara

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All’interno della Cattedrale di San Giorgio Martire a Ferrara, recentemente riaperta al culto dopo i lavori post-sisma, è custodito un grande organo a tre tastiere, costruito nel 1967 dalla ditta organaria padovana Fratelli Ruffatti. Realizzato per l'accompagnamento del canto liturgico, l'organo necessita di un importante intervento di restauro necessario per il ripristino del suo funzionamento, stimato in oltre 124mila euro.  Per questo la Regione Emilia-Romagna ha deciso di assegnare al “Capitolo della Cattedrale di Ferrara”, ente deputato alla conservazione dei beni costuditi al suo interno, la somma di 70mila euro, a parziale copertura delle spese.

L'organo a mantice della Chiesa di Santa Chiara a Pieve di Cento (BO)

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Nella Chiesa di Santa Chiara a Pieve di Cento (BO), di proprietà dell’Azienda USL di Bologna, è custodito un organo a mantice, costruito da un organaro di scuola Traeri o dai Traeri stessi nel 1687. Collocato sopra la porta maggiore d’ingresso, è di notevole interesse storico e musicale in quanto integro nelle sue parti foniche e con altri importanti elementi originali, ma attualmente non funzionante. L'intervento di ripristino, stimato in 65.714 euro, sarà interamente finanziato dalle Regione Emilia-Romagna tramite una convenzione con il Comune di Pieve di Cento, che detiene la Chiesa in comodato.

L'organo a canne della Pieve romanica di San Pietro di Roffeno

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La Pieve romanica di San Pietro di Roffeno, risalente al 1155, è situata nel Comune di Vergato (BO) e di proprietà della Parrocchia di San Pietro di Pieve di Roffeno, nella Diocesi di Bologna. Riconosciuta quale bene di straordinario valore storico, artistico, religioso e culturale, tra i più antichi e rilevanti del territorio della diocesi, al suo interno custodisce un organo a canne del Verati del 1850, di grande valore sia storico che artistico, costruito secondo lo stile classico dell’organaria emiliana. Gravemente danneggiato nel corso dell’occupazione nazista del 1944, l'organo necessita di un importante intervento di conservazione e restauro, finanziato dalla CEI e dalla Parrocchia di San Pietro della Pieve di Roffeno, a cui si aggiunge il contributo di 10mila euro della Regione Emilia-Romagna e di alcuni soggetti privati finalizzato in particolare al ripristino della canne dell'organo. 
(Foto della Pieve di Paolo Monti, 1970)

Le tre convenzioni, in corso di stipula, prevedono che i lavori di restauro degli organi dovranno essere terminati, salvo proroghe motivate, entro il 31 dicembre 2024.  Nel 2025 è prevista la loro restituzione alla comunità con eventi e rassegne.

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ultima modifica 2024-07-10T18:12:25+02:00
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