Conoscere l'architettura
Il Settore Patrimonio culturale ha tra i propri compiti quello della conoscenza e conservazione del patrimonio culturale architettonico storico e contemporaneo. Il compito assegnato dalla Regione Emilia-Romagna a questo settore del patrimonio si attua principalmente attraverso azioni rivolte alle comunità, all’ambito formativo delle giovani generazioni, agli ordini professionali e alle pubbliche amministrazioni.
Le azioni messe in campo per sviluppare la conoscenza del patrimonio architettonico vanno dalla catalogazione digitale attraverso l’implementazione delle banche dati dedicate all’Architettura moderna e contemporanea (AM 1945-2011). Per definire il “punto zero” dell’attività di ricognizione è stata individuata la data del 1945, termine del conflitto mondiale, ma anche inizio della ricostruzione e, in qualche modo, momento di riavvio della produzione edilizia, dell’innovazione tecnologica, delle politiche abitative e del ripensamento della disciplina architettonica e urbanistica. Altro focus è rappresentato dall’Archeologia Industriale (AI) come testimonianza dell’attività produttiva che ha caratterizzato buona parte del Novecento per arrivare alle testimonianze del patrimonio storico (castelli, mulini, teatri, ville) recentemente avviate nel processo di catalogazione con riferimento agli strumenti messi a disposizione della catalogazione nazionale ( ICCD),favorire la connessione tra banche dati digitali, realizzare un completa ed esaustiva informazione sul patrimonio architettonico regionale finalizzata alla creazione dei Quadri Conoscitivi in aggiornamento degli strumenti urbanistici comunali.
Questa attività di conoscenza del patrimonio architettonico regionale si sviluppa, inoltre, nel rapporto con le giovani generazioni attraverso l’attuazione di Bandi regionali rivolti alle Associazioni giovanili del Terzo settore finalizzati alla conoscenza del patrimonio culturale architettonico e ambientale (Bando Giovani per il Territorio - GpT). Con la V edizione di GpT è iniziata una nuova fase del Bando che ha sviluppato maggiori attinenze con la Convenzione di Faro e con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La novità è portata dalla fase obbligatoria della formazione (mentoring) a cui le Associazioni aggiudicatarie del premio devono partecipare in un rapporto di scambio e aggiornamento continuo con i docenti e le istituzioni per migliorare e ottimizzare la realizzabilità dei progetti.
Infine l’attività sviluppata con le comunità locali per l’attivazione di pratiche partecipate di conoscenza del patrimonio culturale e ambientale nei territori regionali colpiti dal sisma del 2012. Un attività sviluppata attraverso le fasi della “mappatura” del patrimonio e successivamente alla definizione di un progetto di “riuso” o “uso temporaneo” tramite pratiche di rigenerazione culturale rivolte anche al patrimonio architettonico e ambientale abbandonato o dismesso per cause traumatiche ma che, attraverso un processo di rigenerazione culturale, può tornare a far parte della vita delle comunità (CRATERI e Laboratori territoriali).
A chi rivolgersi
Lorenza Bolelli
PO pianificazione e promozione degli interventi sul patrimonio architettonico
lorenza.bolelli@regione.emilia-romagna.it