Una “magnifica comunità”

L’inventariazione dei carteggi amministrativi otto-novecenteschi nell’Archivio storico del Comune di Medicina

Archivio storico del Comune di MedicinaImmersa nella pianura bolognese, lungo il corso della “San Vitale” (la strada statale che collega Ravenna al capoluogo regionale), Medicina ha una storia antica, caratterizzata da una lunga tradizione di autonomia. Tradizione attestata persino da una leggenda di fondazione che risale all’imperatore Federico Barbarossa, a cui da queste parti, dopo il morso fatale di una serpe, sarebbe stata fornita una “medicazione” provvidenziale.

L’Archivio storico del Comune di Medicina, sommariamente descritto all’inizio degli anni Settanta del Novecento, conserva la documentazione prodotta nel corso di più di cinque secoli, dal 1442 al 1963: uno specchio molto ampio, in cui si può leggere la complessa evoluzione di quella che, fin dal Diciassettesimo secolo, si autodefinisce una “magnifica comunità”. Tra i pezzi più pregiati, oltre a deliberazioni, carteggi amministrativi e documenti di contabilità, si segnalano un fondo di mappe relative agli anni tra il 1634 e il 1820, e un fondo diplomatico di 177 pergamene che contiene una miscellanea di lettere, contratti, privilegi, decreti amministrativi e giurisdizionali, atti processuali e memorie storiche.

Nella nuova sede di Villa Fontana, dove è stato trasferito nel 2013, l’Archivio è oggetto di un intervento di inventariazione finanziato dalla Legge regionale 18/2000 e promosso dal Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna. L’intervento riguarda in particolare i carteggi amministrativi prodotti tra l’inizio della dominazione francese (correva l’anno 1797) e la fine della Seconda guerra mondiale (nel 1946), per un totale di 1.486 buste.

L’arco temporale coperto da questa documentazione comprende eventi epocali, di cui, nei faldoni, sono puntualmente registrati gli effetti concreti sulla storia locale: dalle lotte risorgimentali per l’Unità d’Italia a quelle per i diritti e il salario di operai, braccianti e mondariso, dai lavori per la bonifica della bassa bolognese ai lutti causati dalla Grande Guerra (che costò la vita a più di 200 medicinesi), fino alle vicende drammatiche legate alla sanguinosa liberazione dai nazifascisti.


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