Da Napoleone all’Italia unita

Il proseguimento dell’inventariazione dell’Archivio storico del Comune di Imola nella Biblioteca comunale di Imola

Archivio storico del Comune di ImolaL’Archivio storico del Comune di Imola raccoglie la documentazione prodotta da questo ente in ben nove secoli di storia, dalla lotta tra Papato e Sacro Romano Impero della fine del 1000, fino al primo allunaggio dell’uomo nel 1969.

Per il periodo più antico sono presenti carte e pergamene prodotte dalle magistrature cittadine, con una parabola che ha il suo punto di partenza alla nascita del Comune, sancita dalla concessione alla comunità di alcuni importanti diritti da parte del vescovo nel 1084, e che prosegue con la soggezione diretta della città allo Stato pontificio, iniziata nel 1504 con la Bolla d’oro di papa Giulio II per terminare con l’ingresso in città delle truppe napoleoniche nel 1797.

Se l’inventario parziale è già consultabile online nel sistema informativo “IBC Archivi” un nuovo intervento di inventariazione, finanziato dalla Legge regionale 18/2000 e promosso dal Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, aggiunge un ulteriore importante tassello al mosaico conoscitivo di questo archivio, che dal 1902 è affidato alle cure della Biblioteca comunale di Imola.

L’intervento prevede la descrizione analitica del “Carteggio amministrativo 1797-1897”, che conserva la documentazione prodotta tra la dominazione francese (quando fu imposto il cosiddetto “titolario napoleonico”) e il momento in cui anche a Imola fu recepita la normativa dello Stato unitario, che proponeva a tutti i comuni italiani di applicare ai propri archivi un quadro di classificazione comune.

La nuova iniziativa di inventariazione ha due obiettivi principali: da una parte rilevare puntualmente gli “oggetti” delle pratiche seguite dal Comune, dall’altra individuare e ricontestualizzare porzioni di documentazione estranea al “Carteggio” ma in esso inserita nel corso di riordini precedenti. Rintracciare le annotazioni lasciate nei fascicoli permetterà inoltre di ricondurre idealmente alle “proprie carte” le mappe estratte durante altri interventi e impoverite da questa decontestualizzazione.


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