“Come stata è molt’anni”

L’inventariazione dell’Archivio storico del Comune di Ravenna nella Biblioteca Classense

Archivio storico del Comune di RavennaDai primi anni del 1900 l’Archivio storico del Comune di Ravenna è conservato nella sede della Biblioteca Classense, che da allora si prende cura della sua parte più antica, in cui sono raccolte carte databili dal 1119 al 1975.

Dalle pergamene medievali ai carteggi amministrativi dell’epoca moderna, in questi fondi possono essere letti e ricostruiti più di otto secoli di storia della città. Tanto che la definizione che ne diede Dante (“Ravenna sta come stata è molt’anni”) le si addice perfettamente. Per descrivere questa ingente mole di documenti la Classense ha deciso di iniziare con la parte più recente, avvalendosi di un intervento finanziato dalla Legge regionale 18/2000 e promosso dal Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna.  

L’intervento è suddiviso in due fasi. La prima fase prevede la descrizione, a livello di serie e sottoserie, della parte dell’archivio storico tradizionalmente identificata come “Archivio moderno”: carteggio amministrativo, registri di protocollo, stato civile, atti del consiglio, della giunta, del sindaco e documentazione relativa alla sanità pubblica e alla gestione del territorio e degli edifici comunali.
Si tratta di carte che dal 1975 scendono a ritroso fino agli ultimi anni del 1700, quando con l’arrivo delle truppe francesi di Napoleone l’archivio amministrativo assunse la fisionomia attuale (separazione dell’archivio antico dal nuovo e inizio della classificazione). Il riconoscimento e l’organizzazione delle descrizioni restituirà una struttura logica complessiva, che permetterà di comprendere meglio le potenzialità informative di queste carte e di progettare consapevolmente ulteriori interventi di approfondimento.

La fase successiva prevede la descrizione analitica, fascicolo per fascicolo, della serie “Buste speciali”, che a partire dal Diciassettesimo secolo documentano gli aspetti della vita civile considerati di particolare rilievo dagli amministratori comunali e quindi tenuti “in evidenza”: tra queste, “Costruzione tranvia 1883-1926”, “Feste dantesche 1890-1908”, “Esposizione regionale romagnola 1903-1915”, “Epidemia di colera 1854-1855”, “Monumento a Garibaldi 1892”. Particolarmente interessante sarà, in questo caso, l’individuazione delle serie di provenienza di questi fascicoli, accumulati nel tempo in maniera non sempre lineare.


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